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Redazione
Roma – La Juniores d’Elite della Virtus Romanina riparte. La scorsa settimana c’è stato il cambio di guida tecnica con la squadra che è passata dalle mani di mister Gianpiero Egizi a quelle della coppia composta da Emanuele Di Vittorio e Marco Sebastianelli. I due nuovi tecnici hanno esordito con un successo casalingo visto il 6-2 con cui la Juniores ha piegato il Rieti andando a bersaglio quattro volte con uno scatenato Di Giorgi e due con Tapia. «Mister Egizi ha ricevuto un’importante offerta dal mondo del calcio – spiega il presidente Gianluca Di Vittorio – e così abbiamo deciso di interrompere il nostro rapporto con grande serenità. Per quanto riguarda la scelta del suo “successore”, è stato semplice reindirizzarsi su mio fratello Emanuele (che aveva allenato la Juniores dello scorso anno portandola alla finale per il titolo regionale e che quest’anno svolgeva per questo gruppo il ruolo di preparatore dei portieri, ndr) e su Marco Sebastianelli, che collaborerà con lui: un tecnico sul quale puntiamo per l’immediato e per il futuro per il nostro settore giovanile». A questo cambio si aggiunge l’avvio di stagione non semplice della squadra. «I ragazzi ora devono ricompattarsi e tornare a mostrare il loro vero valore – dice il presidente Di Vittorio -. Già nella gara col Rieti di venerdì sera le cose sono andate bene, è ovvio che c’è tanto da lavorare, ma siamo fiduciosi che la squadra possa esprimersi su alti livelli». Nella pre-season l’ambiente della Virtus Romanina confidava in un campionato da protagonista per la Juniores. E ora? «Dobbiamo pensare gara dopo gara senza fissare traguardi – dice il presidente Di Vittorio -. I ragazzi devono dare il massimo e tirare fuori quello che hanno».
Intanto la serie D (sempre allenata da Emanuele Di Vittorio) ha voluto cancellare il ricordo della prima sconfitta stagionale (maturata a Torrenova la settimana prima) “esagerando” in casa contro il Royal fanalino di coda: a segno per i capitolini (terzi a due punti dall’attuale capolista Rocca di Papa) cinque volte Pompigna, quattro Cecilia, due a testa Niceforo e Longo e una volta Sebastianelli, De Palo, Tropeano, Fuentes e Iacovelli.
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