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Redazione
Roma – Nella rappresentativa Juniores di calcio a 5 del comitato regionale del Lazio che ha sfiorato l'accesso in finale al Torneo delle Regioni chiusosi in Sardegna sabato scorso erano presenti due giocatori della Virtus Romanina, colonne delle squadre maggiori dell'agonistica della società capitolina. Si tratta del pivot Mirko Covelluzzi e del portiere Enrico Moranti che commentano a caldo l'esperienza della rappresentativa. «Con la squadra mi sono trovato benissimo – dice Covelluzzi -, siamo diventati da subito un grande gruppo, e includo dirigenti, staff e giocatori, aiutandoci l'uno con l'altro. Siamo arrivati primi nel girone, poi abbiamo giocato una semifinale che non è andata bene per il risultato, ma abbiamo giocato da veri gladiatori». Covelluzzi si lamenta poi di una decisione arbitrale che è stata decisiva nel match col Veneto, proprio nel momento più importante dell'incontro, vale a dire sull'1-1 a una decina di minuti dal termine. Ma, messo alle spalle il rammarico, il pivot sottolinea che «anche se è andata a finire così, sono soddisfatto del mio gruppo: è stata una bella esperienza ed un bel torneo». Anche l'altro protagonista della Virtus Romanina, Enrico Moranti, rimarca la “macchia” dell'errore arbitrale che ha compromesso il torneo del Lazio, ma non dimentica le cose positive che questa kermesse gli ha lasciato. «E' stata una delle esperienze più belle che abbia vissuto – dice senza mezzi termini il portiere -. Il rammarico per come è andata a finire è tanto, perché avevamo le potenzialità per arrivare in finale e vincerla. Sono contento lo stesso – continua Moranti – perchè ho passato momenti stupendi e conosciuto persone fantastiche. Il mio torneo? Cosa dire, ho avuto la fiducia di tutti e quello è davvero importante. Ho cercato di fare la mia parte dando tutto quello che avevo: spero che gli altri lo abbiano apprezzato».
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