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Redazione
USA – Donald Trump è favorito per la vittoria alle elezioni presidenziali dell'8 novembre. La previsione è di un professore di storia all'American University di Washington, Allan Lichtman, che ha predetto con successo l'esito del voto per la Casa Bianca dal 1984. E lo ha fatto grazie a un sistema che ha applicato a tutte le elezioni degli ultimi 30 anni, basato su 13 'Chiavi per la Casa Bianca': si tratta di affermazioni, da definire vere o false, che vanno dal carisma dei candidati alla maggioranza al Congresso, dalla presenza di un terzo partito alla ricandidatura del presidente uscente.
Secondo il modello sviluppato da Lichtman, se sei o più delle dichiarazioni si rivelano false – circostanza che implica che siano contrarie al partito del presidente in carica – a perdere è il partito al potere. La sua previsione, per quest'anno, è che per il momento sei delle affermazioni risultano false, dunque a vincere sarebbero i repubblicani con Trump.
Il professore ammette tuttavia che il magnate newyorchese "ha reso questa l'elezione più difficile da valutare dal 1984, non avevamo mai visto un candidato come lui, non avevamo mai visto un candidato che ha passato la sua vita ad arricchirsi a spese degli altri, è il primo candidato nella nostra storia a essere un bugiardo seriale… non avevamo mai avuto un candidato che non una, ma due volte, ha incitato alla violenza contro il suo rivale, non avevamo mai avuto un candidato che ha invitato una potenza straniera ostile a interferire nelle nostre elezioni…".
E via di seguito: così, "in considerazione di tutte queste eccezioni che Trump rappresenta, potrebbe mandare in frantumi i modelli che hanno retto per 150 anni e perdere queste elezioni anche se le circostanze storiche lo favoriscono".
Lichtman, comunque, tiene a precisare con il 'Washington Post' "quello che dico da 30 anni, cioè che le previsioni non sono un endorsement: la mia previsione su basa su un modello scientifico che non rappresenta necessariamente, in alcun modo o forma, un sostegno di Allan Lichtman o dell'American University". Dato il tenore delle sue dichiarazioni su Trump non sembrano esserci dubbi.
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