VIGILI, CAMPIDOGLIO: CHIUSO PRIMO STEP INDAGINE, ORA TUTTI I DATI A AUTORITHY, PROCURA E MINISTERO

Redazione

Roma – Con la relazione consegnata oggi dal comandante degli agenti della polizia locale di Roma Capitale, Raffaele Clemente, e dalla vicecomandante Raffaella Modafferi, incaricata dell’inchiesta, si chiude il primo step dell’indagine su quello che è avvenuto la notte del 31 dicembre 2014. Tutto il materiale ora verrà inviato al Ministero della Semplificazione e Pubblica Amministrazione, all’Authority garante per gli scioperi e, per verificare l’esistenza di reati penali, alla Procura della Repubblica di Roma.
Il quadro che ne esce è di notevole gravità: l’assenza improvvisa di 745 vigili per malattia, di 89 perché hanno donato il sangue, di 249 per la legge 104, di altri 140 per altre motivazioni (articolo 19 e legge 53) si configura come una assoluta anomalia che non può essere frutto del caso e che anzi appare organizzata. L’indagine ha un primo esito immediato e tutto interno all’amministrazione, che ha riguardato la verifica sulla correttezza formale delle giustificazioni delle assenze, e che ha condotto all’identificazione di 31 procedimenti che sono stati consegnati all’Ufficio provvedimenti disciplinari di Roma Capitale per i quali le sanzioni previste superano gli 11 giorni di sospensione, e possono arrivare al licenziamento. Altri sette casi (per cui le sanzioni sono all’interno dei 10 giorni di sospensione) sono stati, invece, affidati ai diversi gruppi del corpo.
Resta però la questione più rilevante e che la relazione indica: le assenze della notte del 31dicembre si sono verificate dopo la proibizione (decisa dal prefetto e dall’autorità garante sugli scioperi) di assemblee sindacali indette per la stessa notte del 31 come replica all’annuncio, fatto il 17 dicembre, dell’avvio della rotazione a partire da gennaio 2015. Da qui la decisione che il materiale sia consegnato alla magistratura, all’Authority e al Ministero. Torniamo ai fatti di quei giorni: il dibattito sul salario accessorio ha aperto una conflittualità, più o meno esplicita, iniziata con il rifiuto dello straordinario.
A questo il comando aveva replicato riorganizzando i turni di lavoro, in modo tale che nei turni della serata e notte del 31 vi fossero solo agenti in servizio ordinario. A quel punto le organizzazioni sindacali avevano convocato assemblee a cavallo dei due turni di lavoro (seminotturno del 31 dicembre e notturno del 1° gennaio) poi fatte ritirare da Prefetto e Autorità e da una esplicita richiesta del comando.
Dalla relazione emerge come negli ultimi due giorni la situazione sia andata precipitando (grafico 1). A quel punto il comando, davanti a pesanti indizi di una assenza generalizzata ha fatto ricorso all’istituto della reperibilità. Grazie a questo è stata possibile, malgrado le assenze assicurare positivo servizio dei vigili per tutelare il concerto del Circo Massimo e la festa dei Fori. Così ai 165 in servizio nella seminotte e i 35 della notte (i “sopravvissuti” alle assenze) si sono potuti aggiungere i 120 della reperibilità e lo spostamento di una parte dei 150 già in servizio in altre zone.
Per comprendere la totale anomalia della situazione e delle assenze della serata del 31 dicembre basta vedere questi riferimenti: nel 2010 gli assenti per malattia sono stati 217, solo 2 nel 2011, 131 nel 2012, 130 nel 2013, 754 nel 2014. I donatori di sangue nel 2010 sono stati 3, zero nel 2011, 2 nel 2012, 2 anche nel 2013, 89 nel 2014. Le persone che hanno fatto ricorso alla legge 104 168 nel 2010, 9 nel 2011, 158 nel 2012, 178 nel 2013 e 249 nel 2014, gli assenti per l’articolo 19 e legge 53 sono stati 85 nel 2010, 1 nel 2011, 36 nel 2012, 84 nel 2013, 140 nel 2014 (grafico 2).
La cronologia dei fatti, i numeri e la gravità della crisi che si è innescata in poche ore ha fatto sì che questo materiale ora andrà nelle mani della Procura della Repubblica, del Ministero della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione e dell’Autorità di garanzia sugli scioperi. Lo comunica, in una nota, il Campidoglio.