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Redazione
Vigevano – Dopo che alcuni commercianti di Mortara, hanno segnalato ai Carabinieri della Compagnia di Vigevano, guidati dal Cap. Rocco PAPALEO, tre ragazze di colore che quasi tutti i giorni si presentavano presso i loro negozi, per acquistare quantitativi industriali di preservativi, i militari al termine di alcuni servizi di osservazione e pedinamento hanno individuato e denunciavano per il reato di favoreggiamento della prostituzione (artt. 3 e 8 della legge 75/1958), C. G. nato a Nicorvo (PV), pensionato 64enne residente a Robbio Lomellina, in quanto sorpreso ad accompagnare tre prostitute di nazionalità nigeriana. Il pensionato peraltro, già noto ai militari, in quanto più volte arrestato e denunciato per lo stesso tipo di reato, è stato sorpreso ad accompagnare le tre giovani nigeriane sulle piazzole della strada provinciale sp596, dopo che aveva provveduto anche ad accompagnarle per il rifornimento di preservativi presso i citati negozi. Lo stesso che nelle occasioni precedenti era stato sorpreso a fare da taxista a “lucciole” di nazionalità rumena, questa volta, alle contestazioni mosse dai militari, si è giustificato in modo assolutamente “bizzarro”, dicendo che dal momento le ragazze non erano rumene e non appartenenti a paesi facenti parte dell’Unione Europea, pensava di non aver violato alcuna norma, per di più, a suo dire, le ragazze essendo “profughe per motivi politici e religiosi” necessitavano maggiormente del suo aiuto. Gli accertamenti svolti dai Carabinieri invece, hanno permesso di accertare che le tre ragazze, una 20nne, una 24enne ed una 29enne, tutte domiciliate a Novara, non sono “profughe” bensì tutte irregolari sul territorio nazionale e poiché sprovviste del permesso di soggiorno e dei documenti di riconoscimento, sono state deferite in stato di libertà per le violazioni di cui art. 6 del d.lgs 286/1998.
23 gennaio 2015, in Mortara, i Carabinieri del locale Comando Stazione, hanno denunciato in stato di libertà per il reato di omessa denuncia di detenzione armi, un imprenditore 63enne del posto, poiché a seguito di un controllo sul possesso delle armi detenute, effettuato presso la sua abitazione, hanno rinvenuto nr. 6 fucili, trasferiti da circa un anno, da un altro domicilio senza aver effettuato alcuna denuncia o comunicazione all’autorità preposta.
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