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Redazione
Vigevano – Ai due i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile sono giunti attraverso una mirata azione di controllo del territorio che aveva rivelato un diffuso consumo di cocaina fra i frequentatori della movida vigevanese. Unendo le indicazioni fornite dagli assuntori controllati dai Carabinieri ed approfondendo i contatti con alcune fonti confidenziali, i militari erano riusciti ad individuare una Volkswagen Golf, notata sempre con due persone a bordo, come il veicolo verosimilmente utilizzato dai fornitori dello stupefacente. I Carabinieri del Nucleo Operativo, inoltre, sulla base degli elementi complessivamente raccolti, avevano intuito che la giornata di ieri sarebbe stata dedicata al rifornimento all’ingrosso dello stupefacente in modo che gli spacciatori avessero il tempo sufficiente per tagliarlo e preparare le dosi prima del fine settimana quando lo avrebbero rivenduto al dettaglio. Sulla scorta di tale assunto investigativo, militari in borghese del Nucleo Operativo per tutta la giornata di ieri hanno pedinato il veicolo fino a quando, in serata, lo hanno notato imboccare la statale vigevanese e dirigersi verso Milano. Prendendo sempre più corpo l’intuizione dei militari, veniva deciso di attendere il ritorno del mezzo e di sottoporlo a controllo. Dopo la mezzanotte, effettivamente, il mezzo è stato “riagganciato” sulla statale nei pressi di Abbiategrasso diretto verso la città ducale e pedinato fino all’ingresso di Vigevano dove, nei pressi del Mc Donald’s, è scattato il blitz dei militari. A bordo del mezzo sono stati identificati due uomini ed una donna: H.S., albanese di 33 anni da tempo residente a Vigevano, alla guida e H.R., albanese di 22 anni temporaneamente domiciliato a Vigevano, e R.N.M., rumena di 27 anni da tempo residente a Vigevano, come passeggeri. Immediatamente i militari operanti, hanno notato fra i piedi di H.R., seduto sul sedile posteriore, il classico “panetto” di stupefacente che spuntava da un tovagliolo di carta ove era stato maldestramente avvolto. Sul panetto era riportata l’indicazione manoscritta con un pennarello nero di “300” ragionevolmente riferibile al quantitativo netto della cocaina che vi era contenuta. I due uomini venivano tratti in arresto per detenzione di stupefacenti in concorso, mentre la donna veniva deferita in stato di libertà per il medesimo reato, non essendo emersi inconfutabili elementi, come invece per gli altri due, che fosse a conoscenza del trasporto della cocaina. E’ possibile, infatti, che i due uomini, nonostante siano incensurati, abbiano voluto la presenza della donna, anche lei incensurata, a bordo del mezzo per dissimulare ulteriormente il trasporto di stupefacenti. Il valore dello stupefacente sequestrato si aggira intorno ai 15.000 euro all’ingrosso, ma una volta tagliato e rivenduto al dettaglio può fruttare fino a 30.000 euro.
Dell’arresto veniva informato il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Pavia, Dott. Roberto Valli, che disponeva il giudizio direttissimo per questa mattina presso il Tribunale di Pavia.
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