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Il settore dei videogiochi nel mondo ha un valore impressionante, con una crescita globale spinta anche dall’impatto del Covid-19: il bisogno di svago e distrazione da quanto accadeva nel mondo esterno ha indotto un numero sempre maggiore di persone a trovare nei videogiochi una via di fuga. Le stime prodotte dal Global Entertainment and Media Outlook prevedono un rialzo del valore dell’intero settore fino ad oltre 300 miliardi entro il 2026, ovviamente su scala globale. Un aumento così esponenziale è dovuto ad una convergenza di più fattori: prima di tutto l’interesse degli sviluppatori dei titoli di punta (Ubisoft per citarne una) ha contribuito alla nascita di nuovi giochi in grado di appassionare sempre più e garantire una giocabilità infinitamente maggiore rispetto a titoli precedenti. Si pensi ad esempio ad Hogwarts Legacy (che fa record di incassi per cui sono uscite recentemente patch che eliminano bug precedenti) con la trama principale che può essere risolta in 20-25 ore di gioco complessive ma offre comunque un open world a tema magico che di fatto non chiude mai davvero il gioco.
In secondo luogo, c’è un costante miglioramento da parte di Xbox e PlayStation, rispettivamente Microsoft e Sony, per riscrivere nuovi codici e fornire un’esperienza di gioco sempre più elaborata e complessa. A maggior ragione ora che si sta diffondendo, anche se più lentamente rispetto ad altre realtà europee, internet e la fibra ottica, garantendo una maggiore fluidità nel gioco. Infine, l’ultimo fondamentale punto è quasi una conseguenza rispetto agli altri due elementi menzionati precedentemente: un numero sempre maggiore di utenti si avvicina al mondo del videogioco e del gioco online, incentivando così la domanda di produzione.
Per quanto riguarda il caso specificamente italiano, i recenti studi sono stati commentati da Marco Saletta, general manager di Sony a proposito del mercato italiano. Si è infatti appurato che nel Belpaese il mondo dei videogiochi si sta stabilizzando sempre più, con una fetta maggiore di italiani che considerano questa attività come una forma di intrattenimento sempre più accettata e soprattutto come un medium in grado di agevolare e incentivare forme nuove di socializzazione. Ne rappresentano un esempio i numerosi giochi in modalità multiplayer che si trovano online, i quali permettono di abbattere ogni barriera geografica e mettersi in contatto con persone potenzialmente da tutto il mondo, portatrici di lingue e culture differenti. In media in Italia la popolazione nella fascia tra 6 e 64 anni trascorre circa 8 ore settimanali giocando ai videogiochi: il trend maggiore si registra con l’uso della console, ma non manca l’uso dello smartphone. Da mobile è infatti possibile giocare ad un gran numero di titoli, presenti sia online che tramite download: rientrano nella prima categoria le slot machine di oggi, con alcune piattaforme che presentano app pensate appositamente per i giochi tipici del casinò. Non mancano però le piattaforme di gioco online che mostrano siti web perfettamente compatibili con la navigazione da mobile, di fatto azzerando le differenze tra una navigazione online tramite l’uso del computer ed una via smartphone. Le app riguardano non solo giochi di carte o rompicapo ma anche titoli che hanno poi una loro versione più strutturata nelle console.
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