Costume e Società
Verona, Fieracavalli: la 120ma edizione chiude i battenti confermando 160mila visitatori in 4 giorni
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VERONA – Fieracavalli chiude oggi, consolidando il primato di manifestazione di riferimento in Europa per il settore equestre. Superati anche quest’anno i 160mila i visitatori, arrivati a Verona in quattro giorni. Gli appassionati dall’estero hanno raggiunto il 16,5%, in rappresentanza di 63 paesi. Duecento gli eventi che hanno animato i 12 padiglioni della fiera, tra gare sportive di altissimo livello come la Jumping Verona, competizioni morfologiche, discipline western, show e attività didattiche. Fieracavalli 2017 ha visto numerose iniziative sul fronte dell’intrattenimento a misura di tutta la famiglia, con le esibizioni nelle aree esterne, il Gala d’Oro serale e le Notti di Fieracavalli, senza contare il grande ritorno dell’horseball, del Villaggio del bambino e del cavallo arabo.
Il comparto allevatoriale è sempre stato protagonista assoluto grazie a 3mila esemplari di 60 razze internazionali che hanno messo in mostra la biodiversità italiana e straniera, con l’aiuto di 35 associazioni. Il pubblico ha poi trovato anche il meglio delle attrezzature per l’equitazione e le migliori offerte per il turismo in sella, presentati da 750 aziende da 25 nazioni. La prossima edizione, la numero 120, è già stata fissata dal 25 al 28 ottobre 2018.
“Questa Fieracavalli continua una tradizione di successi iniziata 119 anni fa – commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – e che vede Veronafiere impegnata insieme a istituzioni, federazioni, associazioni e aziende nel promuovere lo sviluppo di un settore della nostra economia “verde” che conta oltre 400mila cavalli e impiega quasi 50mila persone in Italia. Nel 2018 taglieremo l’importante traguardo delle 120 edizioni e siamo già al lavoro per celebrare questa data, con nuove iniziative e un maggiore coinvolgimento della città di Verona e del suo centro storico. Il nostro sogno è quello di riportare i cavalli anche in Arena”.
“I risultati di quest’anno hanno premiato l’impegno per migliorare e innovare costantemente Fieracavalli – conclude Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. L’internazionalità della rassegna è cresciuta, con arrivi da 63 paesi contro i 59 dell’anno prima. Dal punto di vista commerciale le aziende hanno concluso buoni affari in tutte e quattro le giornate. Appassionati e operatori hanno trovato rappresentata a Verona tutta la filiera equestre attraverso i suoi appuntamenti ai vertici. Penso a Jumping Verona, unica tappa italiana della Coppa del mondo di salto ostacoli, alla Coppa delle Regioni under 21 o al Campionato europeo di morfologia del cavallo arabo. Oltre che sullo sport, abbiamo continuato a puntare sul turismo, inaugurando in città la prima ippovia urbana del Paese e dando vita ad un master universitario sull’equiturismo”.
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Costume e Società
Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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15 Luglio 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/07/IMG_5243.jpeg)
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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