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A.P.
Vermicino (RM) – La loro colpa sarebbe di aver informato i famigliari della vittima sull’andamento delle indagini relative l’omicidio Paolo Marfurt, avvenuto la sera del 3 ottobre 2012 a Vermicino, alla periferia sud di Roma nel quadro di un regolamento di conti. Una vera esecuzione in stile mafioso perché l’uomo di 45 anni fu trovato morto (cinque colpi al torace e uno alla nuca) col casco in testa in via di Vigne di Rubbia, a poca distanza dal suo motorino parcheggiato. Per quell’omicidio tre persone finirono in carcere. E ora i tre carabinieri in servizio alla centrale operativa del gruppo Frascati sono indacati dalla procura di Roma con l’accusa di rivelazione ed utilizzazione del segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio dell’uomo. I militari, i quali sono già stati sentiti dal pm Giuseppe Cascini avrebbero negato i fatti a loro addebitati.
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