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Cronaca

VERCELLESE GIALLO DI UNA STRAGE IN FAMIGLIA: FIGLIA E ANZIANI GENITORI TROVATI MORTI A COLTELLATE IN CASA

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Tempo di lettura 2 minutiSul corpo della donna sarebbero state inferte molte ferite, con un corpo contundente o con un punteruolo, alcune delle quali al capo

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Redazione

Vercellese – Un'altro giallo a cui al momento non si sà dare una spiegazione e chissà per quanto tempo sarà così. Il fatto è che cè stata una vera e propria strage in famiglia nel Vercellese: gli anziani genitori e la figlia di 56 anni sono stati trovati morti questa mattina nella loro abitazione a Santhià. Il corpo della donna era disteso sul letto, mentre ancora non si hanno informazioni sul luogo dove sarebbero stati ritrovati quelli dei genitori. Le vittime sono Tullio Manavella e la moglie Pina Bono, entrambi di 80 anni, e la loro figlia Patrizia, di 56 anni. L'anziana madre da tempo era immobilizzata su una sedia a rotelle. Sui tre cadaveri risultano numerosi colpi di coltello o di arma contundente. Con tutta probabilità i tre sarebbero stati uccisi ieri sera. Il nipote delle vittime, Lorenzo Manavella di 25 anni, manca all'appello. Increduli i vicini, che parlano di "famiglia tranquillissima". Sul posto ci sono i carabinieri, la scientifica e i vigili del fuoco. Non è esclusa alcuna ipotesi: dalla strage familiare al tentativo di rapina finita male. Pare che la figlia, Patrizia Manavella, si fosse recata nell'appartamento dove vivevano i genitori in seguito a un furto subito nella propria abitazione. L'unico particolare trapelato dalle indagini per ora è che sul corpo della donna sarebbero state inferte molte ferite, con un corpo contundente o con un punteruolo, alcune delle quali al capo. È stato il figlio dei signori Manavella, Gianluca, in questi giorni in Sardegna per un corso di aggiornamento professionale, il primo ad avere il sospetto che a Santhià potesse essere successo qualcosa. Gianluca abita accanto ai genitori con il figlio Lorenzo che ieri sera è stato visto uscire tranquillamente dall'appartamento dei nonni, con i quali – dicono – aveva ottimi rapporti. Gianluca Manavella dalla Sardegna ha chiamato in mattinata a casa della madre, ma non ha avuto risposta. Allora ha provato sul cellulare la sorella Patrizia, ma anche in questo caso non ha avuto risposta. Infine Gianluca ha chiamato un amico di Santhià, chiedendogli di andare a controllare. L'amico è andato in via Marconi 14, ha citofonato e non ha ottenuto risposta. In quel frangente è arrivata la badante della signora Bono, la quale ha provato ad aprire con le sue chiavi che non hanno funzionato. Allora sono stati chiamati i vigili del fuoco che hanno sfondato la porta.

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