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dall'inviato Andrea Barbi
CONA (VE) – In diretta da Venezia L'Osservatore d'Italia segue da vicino il caso della morte di una 25enne ivoriana nel cpa di Cona (Venezia) che ha letteralmente scatenato una feroce protesta dei migranti ospitati.La struttura di Cona è un'ex base missilistica e ospita circa mille immigrati Una manifestazione conclusasi alle prime ore del giorno con la liberazione dei 25 volontari della cooperativa che gestisce l'hub che si erano barricati in container e negli uffici.
La giovane donna della Costa d'Avorio, la cui morte improvvisa aveva dato la stura ai disordini,si chiamava Sandrine Bakayoko: L'Osservatore d'Italia è riuscito ad ottenere la sua foto. Sandrine ed era in attesa di una risposta alla domanda di asilo politico.
Sale nel frattempo la polemica sui ritardi: la 25enne si sarebbe sentita male, secondo i suoi compagni, verso le 8 di mattina, i soccorsi sarebbero arrivati alle 14. Dall'ospedale di Piove di Sacco fonti sanitarie affermano che l'automedica è partita non appena è giunto l'allarme. A lanciarlo poco prima delle 13 il fidanzato della giovane. La situazione sembrerebbe in via di normalizzazione anche le tensioni da parte dei rifugiati sono ancora evidenti.
Sul posto vesro le 14.00 sono arrivati centinaia di poliziotti e carabinieri in assetto anti sommossa. I rifugiati hanno preso possesso del campo (ex base missilistica Usa). Sono circa 1400 le persone ai cancelli e molti armati con spranghe di ferro in mano.
L'Osservatore d'Italia ha intervistato alcuni ospiti del Cpa e il Questore di Venezia Angelo Sanna che, tra l'altro, ha fatto sapere: "Fondamentale adesso è risultanza dell'autopsia sulla giovane ragazza morta. Ma per ora non procederemo a fermi o arresti"