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Redazione
Venezia – Sono 13 le persone finite in carcere, 4 ai domiciliari e 9 sono le persone indagate in stato di libertà.
Questo è l'esito finale delle indagini compiute dalla Squadra mobile di Venezia e che ha riguardato una banda di rapinatori che ha terrorizzato negli ultimi tempi il Nord Est e in Toscana.
I delinquenti, alcuni di elevata capacità criminale e vicini, all'epoca, alla storica "Mala del Brenta", hanno compiuto decine di rapine a centri commerciali, tabaccherie, oreficerie e banche. E della "Mala del Brenta" avevano copiato struttura organizzativa e modus operandi.
L'organizzazione utilizzava fucili mitragliatori e pistole per compiere gli assalti agli esercizi commerciali. Nel corso delle perquisizioni, che hanno impegnato più di 150 agenti, sono stati sequestrati anche lampeggianti simili a quelli utilizzati dalle forze dell'ordine, palette segnaletiche, pettorine della Guardia di finanza e poi maschere in lattice oltre ovviamente all'arsenale completo della banda.
I criminali disponevano inoltre di apparecchi elettronici che rilevavano le eventuali microspie delle forze dell'ordine su auto e negli appartamenti utilizzati.
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