VELLETRI, TRIBUNALE: PRIMA APPLICAZIONE NEL LAZIO DELL'ARTICOLO 256 BIS

Red. Cronaca

Velletri (RM) – "Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate è punito con la reclusione da due a cinque anni. Nel caso in cui sia appiccato il fuoco a rifiuti pericolosi, si applica la pena della reclusione da tre a sei anni." Questo quanto previsto dall'articolo 256 bis del decreto legislativo, 3 aprile 2006, n. 152 in tema di combustione illecita di rifiuti che ha trovato applicazione per la prima volta nel Lazio presso il Tribunale di Velletri lo scorso mercoledì 29 giugno 2016 durante il processo per direttissima nei confronti di due uomini – un rumeno ed un bulgaro – arrestati ad Ardea dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato mentre davano fuoco a rifiuti, tra cui alcuni pericolosi.

L'introduzione del reato di combustione illecita di rifiuti è nato a fine 2013 con l’obiettivo di introdurre sanzioni penali per contrastare chi appicca i roghi tossici, prima sanzionabili solo con contravvenzioni. In precedenza l'ordinamento prevedeva due norme, ossia da un lato l’art. 423 c.p. in materia di incendio e dall’altro l’art. 6 legge n. 2010/2008 in materia di incendio di rifiuti in territori nei quali vige lo stato di emergenza rifiuti, che punivano, e tutt’ora puniscono, condotte riconducibili alla combustione illecita di rifiuti di cui al nuovo delitto.

Il Tribunale di Velletri ha quindi preso in considerazione il capo di imputazione previsto dal 256 bis e deciso gli arresti domiciliari con braccialetto per il rumeno e l'obbligo della firma per il bulgaro .

I due erano soliti bruciare rifiuti fino a quando gli uomini della Forestale non li hanno messi sotto stretta osservazione e li hanno arrestati dopo averli colti in flagranza di reato all'interno di un'area demaniale chiusa intenti a bruciare rifiuti. I due uomini erano arrivati a bordo di un furgone carico di rifiuti, anche pericolosi e dopo averli scaricati nell'area demaniale il bulgaro ha preso l'accendino e ha appiccato il fuoco. A quel punto sono intervenuti i forestali che hanno messo le manette al duo di malviventi e provveduto a spegnere le fiamme.