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Redazione
Velletri (RM) – Si è tenuto alcuni giorni fa, nella splendida cornice del ristorante Casale della Regina di Velletri, il workshop con degustazione “Passito: che passione”, organizzato dal Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura in collaborazione con l’Assoenologi Lazio-Umbria e con il sostegno di Sartorius Stedim.
L’evento, a cui vi hanno preso parte Enologi e operatori del settore provenienti da tutta Italia, ha gettato le basi per un approfondimento del tema dei vini passiti che ha coinvolto direttamente l’Unità di ricerca per le produzione enologiche dell’Italia centrale del CRA, con sede proprio a Velletri, la quale ha messo a punto una serie di sperimentazioni su diversi vitigni autoctoni di varie regioni e su alcuni vitigni internazionali.
Hanno introdotto l’argomento la Dottoressa Simonetta Moretti del CRA-ENC di Velletri e l’enologo Paolo Peira, segretario sella sezione Lazio-Umbria, in rappresentanza del presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella che non è potuto essere presente all’evento.
Gli interventi tecnici che si sono succeduti hanno visto protagonisti il Professore Fabio Mencarelli l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo (Gestione e controllo delle uve in appassimento) ed il Dottore Domenico Tiberi (Vinificazione di uve passite) ed il Dottore Paolo Pietromarchi (Tecniche innovative di filtrazione dei vini passiti dolci) dell’Unità di Ricerca del CRA di Velletri.
Le nuove tecniche messe a punto dal CRA-ENC riescono ha risolvere in maniera egregia i problemi legati alla produzione dei vini passiti: in particolare l’appassimento delle uve in celle a bassa temperatura e con circolazione dell’aria forzata permette di conservare ed esaltare gli aromi primari delle uve, mentre con le tecniche innovative di filtrazione si ottengono vini limpidi e longevi senza ricorrere ad aggiunte di stabilizzanti.
Al termine del workshop, concluso dall’enologo Roberto Pagliarini con un intervento sul mercato dei vini passiti in Italia e all’estero, si è passati alla degustazione partecipata di sei vini passiti realizzati dal CRA-ENC Unità di ricerca per le produzioni enologiche dell’Italia centrale di Velletri con uve Bellone, Sauvignon Blanc, Trebbiano, Cesanese e Nebbiolo. Ha chiuso i lavori il Direttore dell’Unità di ricerca di Velletri Dottor Gaetano Ciolfi che ha invitato tutti a contribuire con i propri suggerimenti all’indirizzo della ricerca e allo sviluppo di progetti in cui pubblico e privato possano trovare la perfetta sinergia.
I risultati della sperimentazione sui passiti svolta a Velletri, sia sui vitigni autoctoni locali (ma anche del nord come il Nebbiolo), sia su quelli internazionali come il Sauvignon Blanc, pongono a disposizione degli enologi presenti validi strumenti per ampliare la gamma dei prodotti delle aziende nelle quali lavorano, allo scopo di conquistare nuovi mercati.
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