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Castelli Romani

Velletri, il ministro Schillaci al Colombo. Nuove prospettive per l’ospedale

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Ieri pomeriggio il ministro della Salute Orazio Schillaci ha fatto visita all’ospedale Paolo Colombo di Velletri. Insieme al suo staff, diretto da Marco Mattei, Schillaci è arrivato intorno alle 19, dopo una riunione a Pomezia con alcuni dirigenti sanitari del posto.

Ad attenderlo i dirigenti medici ed infermieristici dell’ospedale, il direttore sanitario della Asl Roma 6 Roberto Corsi e il nuovo commissario straordinario Francesco Marchitelli e l’assessore al Bilancio della regione Lazio, il veliterno Giancarlo Righini.

Il ministro ha visitato il Pronto Soccorso, ha parlato con i medici e i primari dei vari reparti, dopo la visita al reparto di ginecologia, pediatria e al punto nascita chiuso 3 anni fa dalla gestione Zingaretti-D’amato-Mostarda, si è svolta una conferenza stampa nella sala riunioni.

Qui dopo la presentazione dei lavori che inizieranno a breve del “Paolo Colombo”, spiegati dal ds Roberto Corsi, ha preso la parole l’assessore regionale al Bilancio, Giancarlo Righini.

L’assessore veliterno, che ha seguito da sempre, le vicende legate all’ospedale di Velletri ha affermato davanti ai molti operatori sanitari presenti: “L’ospedale, il nostro ospedale, sarà rilanciato. È in programma la riapertura del punto nascita, il potenziamento il reparto di radiologia, che ha macchinari vecchi e obsoleti, un aumento dei posti letto e sono previsti dei lavori di ampliamento e ammodernamento. Questo avverrà, ed abbiamo già firmato tutti gli atti amministrativi, dopo anni e anni di totale abbandono, chiusure di reparti vitali, importanti, come il punto nascita veliterno, che ha visto nascere negli anni migliaia di bambini. Poi chiuso improvvisamente senza reali motivi, solo per una scellerata politica di risparmio sulle spalle dei cittadini inconsapevoli e inermi davanti a tale incapacità di gestione degli anni passati”.

Presenti all’incontro anche il deputato e sindaco di Lanuvio Andrea Volpi, il sindaco di Genazzano Alessandro Cefaro, che è primario di chirurgia a Velletri, altri dirigenti Asl di vari settori e consiglieri comunali dei veliterni e di altri comuni dei Castelli Romani.

A fare gli onori di casa i dirigenti sanitari della struttura, il dottor Ferrante e il dottor Felicetto Angelini, il primario del pronto soccorso Antonio Romanelli, che ha espresso a Schillaci le difficoltà lavorative in cui operano, in una struttura, obsoleta, stretta e angusta, mentre Matteo Orciuoli, coordinatore degli affari generali della Asl Roma 6 ha curato ogni aspetto della visita del ministro.

Orazio Schillaci, al termine della sua lunga visita, ha ringraziato tutti gli operatori sanitari presenti per il grande lavoro svolto durante il Covid e per quello attuale. Ed ha assicurato loro di voler rafforzare i presidi ospedalieri della provincia con lo stanziamento di diversi milioni di euro dal governo alla Regione Lazio, affinché venga valorizzata la professionalità degli operatori e aumentata l’efficienza delle strutture sanitarie con strumenti e macchinari di ultima generazione .

Sono intervenuti anche i primari di vari reparti del Noc, come il professor Fabio Cerza, che dirige l’ortopedia, il dottor Gabriele Maritati della chirurgia vascolare, la dottoressa Diana Di Pietro, dirigente del dipartimento salute mentale, il tecnico delle strutture tecnologiche Daniele Panichelli, il direttore f.f. UOC Ufficio Tecnico e Patrimonio Dottoressa Irene Tagliente, il suo collaboratore geometra Franco Quaranta, la dirigente infermieristica della Asl Roma 6 Cinzia Sandroni, le posizioni organizzative degli altri ospedali del territorio e di Anzio e il direttore del distretto sanitario veliterno dottor Menchini.

Il ministro della salute ha lasciato l’ospedale intorno alle 20.30 per raggiungere piazza Mazzini, dove c’è stato in incontro con alcuni politici locali e con il candidato sindaco del centro destra Ascanio Cascella. L.S.