Roma
VELLETRI: I CITTADINI DICONO NO AL BIOGAS E NO ALL'ECOPARCO
Tempo di lettura 3 minutiUn'altra battaglia dei comitati per scongiurare che aree agricole diventino poli della "monnezza"
Tempo di lettura 3 minutiUn'altra battaglia dei comitati per scongiurare che aree agricole diventino poli della "monnezza"
Published
10 anni faon
di Angelo Parca
Sabato sera, l'affollatissima assemblea pubblica in piazza Mazzini a Velletri è stata un altro passaggio fondamentale durante il quale i cittadini e i molti comitati presenti hanno riaffermato alto e forte che non vogliono impianti inquinanti e nocivi e questo vale per Velletri come per qualsiasi altro luogo minacciato dal proliferare inarrestabile di impianti a biogas, di discariche e di TMB.
Volsca ambiente e servizi spa società che gestisce i rifiuti di Albano e Velletri e che propone Il progetto di biogas da 33.000 t/a con il benestare dei Comuni detentori delle quote..
D’improvviso arriva una relazione che Volsca ha inviato a fine dicembre 2013 ai comuni soci (in particolare al Settore IV – Servizio IV – Ambiente e Politiche Energetiche del Comune di Albano):
“Per rendere sempre più competitivo in termini di efficacia, efficienza ed economicità e nel rispetto dell'ordinamento comunitario, i Comuni-soci della società Volsca Ambiente e Servizi hanno intrapreso un percorso che guarda all'ingresso di un Socio Privato, con quote minoritarie (partecipazione pubblica maggioritaria), mirante alla realizzazione di un Progetto Industriale che vede la costruzione di un Impianto di Gestione Anaerobica della frazione umida”.
Dunque si fa sempre più concreta l'intenzione del sindaco di Velletri Servadio e del sindaco di Albano Marini di voler accondiscendere a questo cambiamento. In fondo si tratterebbe di cambiare lo statuto della Volsca e privatizzare una quota rilevante della società (fino al 49%).
La Volsca
La società risulta interamente partecipata da enti locali; in particolare, il Comune di Albano Laziale detiene una quota pari al 46,517% del capitale sociale; il Comune di Velletri detiene una quota pari al 46,520%; il Comune di Lariano detiene una quota pari al 6,00%; il Comune di Anzio detiene una quota pari al 0,963%.
Lo statuto della società Volsca Ambiente e Servizi Spa specifica all’art. 4 che la stessa può essere partecipata esclusivamente da enti locali.
I cittadini dicono no al biogas volsca e no al megapolo dei rifiuti ECOPARCO
Il 16 settembre scorso durante un’ assemblea pubblica a Velletri è stato gridato, forte e chiaro, il primo no dei cittadini ai propositi di due società, la Volsca A. S. spa, e la Ecoparco srl intenzionate a costruire a Velletri rispettivamente un impianto a biogas da 33mila t/a e un polo dei rifiuti da 2milioni di tonnellate, comprendente un secondo impianto a biogas da 40mila t/a, un impianto TMB da 100 mila t/a, un impianto per trattare 30mila t/a di percolato. Il tutto in un territorio vastissimo dove vi sono produzioni agricole di pregio DOC, IGT e DOP di kiwi, viti, olivi, etc.
L’assemblea ha detto un no categorico alla linea del sindaco PD Servadio, della sua giunta e dell’opposizione tutta (salvo il consigliere 5S), ufficializzata nel consiglio comunale straordinario del 14 settembre che diceva no alla discarica si al “nostro” biogas Volsca.
Gli impianti di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti che sfornano milioni di metri cubi di “bio”gas sarebbero, secondo molti cittadini, nocivi. L’impianto Volsca non fa eccezione. “Il biogas Volsca secondo anche il coordinamento contro l’inceneritore di Albano e il Comitato di Velletri no biogas no discarica tra cui molto attivo al proposito è l’esponente Bruno Leandri – non è un “impianto di compostaggio”, è una fabbrica di gas inquinanti e maleodoranti, di percolato pieno di metalli pesanti e di “digestato” trasformato in “compost” per mascherare la sua vera natura di rifiuto speciale.
La mega discarica dell’Ecoparco, in cui vorrebbero scaricare, a pochi metri dalle falde acquifere, rifiuti pericolosi di ogni genere compresi i terreni inquinatissimi asportati dalle bonifiche di siti contaminati, avrebbe conseguenze irreversibili per quel territorio dichiarato dal PTPR “paesaggio agrario di rilevante valore”.
Non è un caso che sia stata scelta Velletri, considerata da molti anello debole nei Castelli Romani. E’ evidente che al di là dell’impegno dei comitati locali serve soprattutto la partecipazione diretta dei cittadini fatta di azioni legali ma soprattutto di mobilitazione, anche sotto i palazzi del potere.
La Regione Lazio di Nicola Zingaretti e Michele Civita che di fatto governano il ciclo regionale dei rifiuti si è detta, a parole, contraria alla discarica, ma è da anni appare favorevole, anzi entusiasta del biogas. Inoltre, secondo stime della Confservizi Regionale, all’area metropolitana mancano, guarda caso, 2milioni di tonnellate di rifiuti a cui trovare una discarica. Potrebbe andar bene Velletri, come va bene riaprire Cupinoro o ampliare Albano.
“La mia rinascita attraverso il Noi”: celebrazione del volontariato e della comunità a Velletri
Velletri si prepara alla 93esima Festa dell’Uva e dei Vini: un weekend di tradizione e cultura
A Velletri si prepara la 93esima edizione della storica Festa dell’Uva e dei Vini
Velletri, celebrati i 100 anni dalla nascita di Renzo Giovampietro
Velletri, droga ordinata dal carcere e familiari complici: 33 arresti
Velletri, partono i lavori per il parcheggio multipiano