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Roma

VELLETRI, FRANCESCA COLASANTI E' MISS MAMMA ITALIANA 2012

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Tempo di lettura 3 minuti Incoronata in occasione della 19° finale nazionale riservata a tutte le mamme di età fra i 25 ed i 45 anni.

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Chiara Rai

La trentenne Francesca Colasanti, nativa di Lariano e trapiantata a Velletri da 5 anni, è la nuova 'Miss Mamma Italiana', incoronata in occasione della 19° finale nazionale riservata a tutte le mamme di età fra i 25 ed i 45 anni. Tra 22 mamme in finale, Francesca, di professione musicista, ha vinto esibendosi insieme al marito con sax e fisarmonica.  Francesca, originaria di Lariano è sposata da 5 anni con Devis Cedroni, musicista, e vive con lui a Velletri. Si definisce una ragazza solare e allegra ama fare la mamma e ritagliarsi degli spazi per se da dedicare alla corsa e al fitness. Francesca ama vestire casual e veste rosso, bianco e nero.

Come hai saputo del concorso?
Tramite internet lo scorso anno, ero ancora incinta di Iacopo che adesso ha 15 mesi e ho pensato, adesso partecipo così devo per forza rimettermi in forma. Come dire mi sono messa un obiettivo e l’ho perseguito: ho partorito il 18 marzo e l’8 agosto ho partecipato alla selezione a Morcone Benevento. Ho vinto ed ero in forma 56 chili per 1 metro e 68.

Cosa fai nella vita?
 Io suono la fisarmonica e mio marito il sax, la fisarmonica e la tastiera.

Come hai conquistato giuria e pubblico al concorso miss mamma?
Ho suonato insieme a mio marito: “quando quando”, “Tico, tico” e Romagna mia

I bambini a chi li avete lasciati?
Li abbiamo portati con noi, mio marito ha fatto il mammo e io mi sono dedicata per una settimana al concorso. E’ stato molto bravo, li ha portati al mare

Anche a casa fa il mammo?
Ci aiutiamo. Lui ha un bar e lavora tutto il giorno. Io sto con i bambini l’intera settimana: faccio la mamma. Mi alzo, porto a scuola i bambini, le pulizie di casa, corro sul tapirulan, la spesa e poi la sera, dopo cena, quando i bambini sono al letto, li lascio con mia suocera e vado con mio marito in palestra a fare fitness.

Quindi fai la mamma a tempo pieno?
Tutta la settimana sì, poi il sabato e la domenica suono con mio marito in una sala da ballo vicino Roma, facciamo pezzi di liscio e balli di gruppo. Ci portiamo anche nostra figlia di cinque anni, Ilaria, la abituiamo a stare nel mondo della la musica. Lei balla, si diverte con noi mentre Iacopo resta a casa con mia suocera.

Che coppia siete? Gelosi o ognuno coltiva i propri spazi?
Facciamo tutto insieme, mio marito è un pochino geloso come lo sono io del resto. Il bello è che ci divertiamo insieme, siamo solari, allegri, sempre immersi nella musica

Qual è il tuo sogno Francesca?
Aprire la palestra è il mio sogno, nel 2009 ho partecipato ai campionati italiani di fitness bikini e ho vinto.

Sei in procinto di realizzare anche il sogno della palestra o è ancora nel cassetto?
E’ ancora un sogno, aspettiamo che i bambini crescano e poi per aprire una palestra servono molti soldi. Chissà.

Che ti aspetti da questo concorso?
Devo ancora realizzare che ho vinto, adesso sto facendo un calendario con altre 12 mamme. Poi, comunque vorrei restare nell’ambito musicale. Sono ancora emozionata e preferisco godermi questo momento, non mi rendo ancora conto.

Come vi siete conosciuti?
In una piazza, stavo suonando, ci siamo dati un bacio grazie al gioco della bottiglia avevo 24 anni e ci siamo innamorati. Prima c’era solo amicizia, ci conoscevamo da tempo. Adesso siamo sposati da cinque anni e viviamo immersi nella campagna a Velletri. Abbiamo una saletta con tutti strumenti musicali, possiamo suonare in libertà senza dare fastidio a nessuno. Al piano di sopra vive mia suocera che ci da una mano e ci permette di andare in palestra e fare le serate.

Quali sono le caratteristiche per conquistare un uomo?
Non lo so. La spontaneità, il sorriso, l’essere solare. Queste sono le caratteristiche che mi accomunano con mio marito
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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