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Chiara Rai
Velletri – Nemi (RM) – Dopo l’emergenza arsenico, scatta l’allarme da inquinamento batteriologico nell’acqua pubblica nella zona sud dei Castelli Romani.
Al momento abbiamo due casi: A Nemi e Velletri. Quest’ultima città castellana è stata colpita dalla chiusura della rete idrica di una zona che serve circa mille residenti. La parte di rete ormai chiusa dal 20 agosto, interessa via Colle Caldara e da via della Mortella a via Fontana Fiume. L’interruzione del servizio è avvenuta a seguito di un esposto in Procura da parte dei residenti. Durante le indagini degli inquirenti vi sono stati sopralluoghi della Guardia Forestale di Velletri e la Asl RmH ha condotto delle analisi che hanno rilevato una contaminazione batteriologica. Adesso c’è un autobotte che rifornisce l’acqua. Qui le persone in fila fanno scorta per cuocere la pasta, lavare il pavimento e fare il bucato. C'è rabbia perché solo a giugno, trentamila residenti di Velletri sono rimasti senz’acqua per due settimane consecutive. Sergio Andreozzi, assessore ai Beni Comuni di Velletri ha denunciato il grave episodio in Procura allertando anche il Prefetto Pecoraro, ma tutt’ora continua una turnazione di poche ore al giorno. E i batteri nell’acqua hanno aggiunto allarme all’allarme.
Stessa situazione c’è a Nemi, dove in piazza De Sanctis, nel quartiere Le Colombe, è stata chiusa la storica fontanella meta di rifornimento non solo dei residenti nemesi ma anche di quelli dei Comuni limitrofi come Rocca di Papa, Velletri e Genzano. Da quella fontanella esce acqua contaminata da batteri Escherichia Coli.
Sul caso ha presentato un esposto in Procura il presidente dell’associazione Assotutela Michel Emi Maritato il quale punta il dito sulla totale assenza di informazione da parte dell’Amministrazione e di Acea e promette battaglia: “Con una ordinanza dell’8 agosto – dice Maritato – il vicesindaco di Nemi Edy Palazzi ha intimato all’Acea la chiusura. L’ordinanza ha sollevato non poche polemiche e contestazioni per il fatto di essere arrivata ben 39 giorni dopo la comunicazione della Asl al Comune della non conformità dell’acqua”.
In pratica il primo luglio la Asl Rm H ha comunicato al Comune di Nemi le analisi sull’acqua effettuate dall’Arpa Lazio e che hanno segnalato l’inquinamento batteriologico. "Il 15 luglio – prosegue Maritato – è arrivata un’altra conferma in Comune ma soltanto l’8 agosto, l’amministrazione di Alberto Bertucci ha ordinato la chiusura dell’acqua, esponendo la collettività a rischi per la salute pubblica".
Adesso i residenti della parte alta di Nemi temono che sia inquinata anche l’acqua nelle case, visto che la rete idrica che alimenta la fontanella è la stessa che distribuisce l’acqua nelle abitazioni della parte alta di Nemi e delle Ville di Nemi.
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