Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di Maurizio Costa
Velletri (RM)
– Un consiglio comunale straordinario all'insegna dell'impianto a biogas: un argomento molto importante, che ha visto opporsi vari schieramenti all'interno dell'aula consiliare del municipio di Velletri. La costruzione della centrale da parte della Volsca Ambiente sembra aver colpito molto l'opinione pubblica, che ha partecipato attivamente al consiglio comunale, in attesa di ascoltare cosa avesse da dire l'amministrazione al riguardo. Chi voleva colpi di scena è rimasto sicuramente a bocca asciutta.
Il problema principale, ricordato più o meno da tutti i consiglieri, è il fatto che Velletri non può continuare a mandare i propri rifiuti – l'umido in particolare – in altri paesi, perché questo rappresenta un costo per tutti i cittadini. Per questo, l'amministrazione ha deciso di costruire questo impianto che potrebbe risolvere il problema una volta per tutte.
L'assessore Luca Masi ha precisato che “si sta valutando l'impatto ambientale dell'impianto”. Inoltre, per quel che riguarda le ex discariche che si trovano sul territorio, Masi ha affermato che “stiamo seguendo un iter di bonifica. Le indagini geologiche non hanno rilevato dati preoccupanti e la prossima settimana verranno stabiliti altri criteri di bonifica”.
Il consigliere Gianni Cerini (Pdl) è stato molto deciso: “Ogni città deve provvedere ai propri rifiuti: non possiamo continuare a mandarli nei comuni vicini. Quindi – ha continuato Cerini – non dobbiamo diventare una borgata di Roma. Ognuno deve pensare a sé e noi non vogliamo i rifiuti della Capitale”.
Mentre il consigliere di centrodestra Ladaga ha dichiarato che “il dissenso deve essere ascoltato per migliorare le cose”, il collega Quaglia (Fdi) ha affermato che “un impianto di quelle dimensioni deve essere studiato per farlo aerobico, così da inquinare meno”. Differentemente da Ladaga, Quaglia apre ai comuni vicini, sostenendo che “possiamo anche accogliere i rifiuti di qualche paese nei dintorni”.
Dal canto suo, il consigliere Greci (Lista Civica Laboratorio Idee Velletri) ha affermato che “Volsca costa al comune ben 9 milioni di euro l'anno e ha una gestione fallimentare. Un impianto a biogas rilascerebbe sostanze tossiche che intaccherebbero la salute dei cittadini. Dobbiamo sederci a un tavolo e decidere l'impianto migliore da costruire”.
L'ipotesi di un tavolo di tecnici è piaciuta anche al consigliere Pennacchi (Sinistra per Velletri), che ha ribadito la necessità di analizzare problematiche che potrebbe portare un impianto di quelle dimensioni. Molto critico è stato Paolo Trenta (M5s), che si è schierato contro la realizzazione dell'impianto, che risulterebbe troppo costoso e porterebbe a pochi risparmi per i cittadini. “La soluzione – secondo il pentastellato – sarebbe quella di fare compostaggio direttamente nelle case delle persone, educando l'intera cittadinanza, a partire dalle scuole”.
Favorevole all'impianto, invece, il consigliere Fiocco (Pd): “Adesso mandiamo i rifiuti fuori facendo aumentare le tasse. L'impianto Volsca, che tratterebbe solo l'organico, è la soluzione”. Più moderato Roberto Leoni (Pd), che è favorevole all'impianto ma solo se si trovano le soluzioni giuste per fare le cose.
Verso la conclusione del consiglio comunale, un gruppo di persone facenti parte dei movimenti anti-biogas, hanno gridato ai consiglieri che i rifiuti ormai sono dappertutto a Velletri e sono stati allontanati da regolamento dal presidente del consiglio comunale.
Correlati