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Dalle prime ore di questa mattina in volo due Canadair e un elicottero della Regione Lazio, con centinaia di sganci, e sul posto i volontari della Protezione Civile, Forestale e Vigili del Fuoco. I volontari «Mai visto nulla del genere»
Redazione
Dalle prime ore di questa mattina in volo due Canadair e un elicottero della Regione Lazio, con centinaia di sganci, e sul posto i volontari della Protezione Civile, Forestale e Vigili del Fuoco. Il coordinamento è affidato al Corpo Forestale di Velletri. L'incendio è stato sicuramente doloso, innescato in diversi punti da mani esperte per creare un grosso danno ambientale. La fuliggine e il fumo arriva nelle abitazioni sottostanti. Al momento la Protezione Civile regionale ci informa che il fuoco si estende su 4 fronti per un totale di due km. «Mai visto nulla del genere». Questo il laconico commento di uno dei giovani caposquadra della Protezione Civile di Velletri nell'informarci, mercoledì sera, di una serie di vasti incendi scoppiati sul Monte Artemisio. Uno dei focolai nei pressi del rifugio della Forestale. «L'incendio che ha devastato il bellissimo versante veliterno del Monte Artemisio è l'ennesimo atto di una tragedia che si ripete puntualmente ogni anno, in occasione dell'estate e della crisi idrica che colpisce il territorio in questa stagione» hanno commentato in una nota Andrea Tupac Mollica e Sergio Andreozzi, rispettivamente Coordinatore di Sel per l'area Castelli-Litoranea-Valle del Sacco ed Assessore ai Beni Comuni di Velletri per la formazione di Vendola. «La natura dolosa dell'incendio, che ha avuto più inneschi contemporanei – ha spiegato Andreozzi – sembra indicare, e non sarebbe certo la prima volta, la pista di un qualche interesse privato che vuole degradare questa meravigliosa facies ambientale del nostro territorio per realizzarne un tornaconto». «Si tratta di un gesto vile e crudele – continua Mollica – che non solo devasta l'ambiente, ma mette anche a repentaglio la vita dei cittadini e di coloro che intervengono per domare le fiamme: Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e Protezione Civile, cui va il ringraziamento di noi tutte e tutti». «In una situazione di così conclamato rischio ambientale e per l'incolumità dei cittadini, la risposta deve essere forte ed ampia – hanno concluso –. Le istituzioni si attivino senza indugi per individuare i colpevoli, aumentare i controlli e per inserire immediatamente questa area incendiata nel Catasto Comunale delle Aree Percorse dal Fuoco. Così come vuole la legge, sulle aree inserite nel catasto scattano speciali norme di tutela, tra le quali il vincolo di inedificabilità decennale, che mette al riparo il sito incendiato dalle mire degli speculatori edilizi». (Fonte Ansa).
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