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Roma

VELLETRI, ANCHE GLI STUDENTI DEL "TOGNAZZI" IN PROTESTA PER DIFENDERE I LORO DIRITTI

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Tempo di lettura 2 minutiBianco: "Il Tognazzi non subirà tagli di stage e tirocini che fin’ora si svolgono in tutta Italia e negli altri paesi europei ed extra europei."

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Chiara Rai

Velletri (RM) – L’Istituto Tecnico per la gastronomia e l’'ospitalità Alberghiera Ugo Tognazzi di Velletri è in autogestione dallo scorso martedì 20 novembre. Un gruppo di studenti staziona all’Auditorium. Fuori da quello spazio non è possibile andare anche per mantenere ordine, pulizia e per permettere agli studenti e docenti che vogliono tenere lezione, di poterlo fare. C’è un reciproco rispetto e si protesta per dei tagli ritenuti “assurdi” in maniera collettiva.

Il Tognazzi è una grande struttura, conta 1.400 studenti, è la più grande a Velletri e funziona molto bene sotto la direzione del dirigente scolastico Adele Bianco. “Per noi l’unica forma di protesta è questa – dicono gli studenti – e non intendiamo interromperla fino a quando anche gli altri istituti non l’avranno interrotta”. Sono studenti che sanno bene quello che fanno e per loro un “contratto verbale” è una promessa che non può essere sciolta perché in ballo c’è la lotta per il diritto allo studio, il diritto alla crescita individuale e sociale in un contesto pubblico che dovrebbe garantire l’istruzione e la sua diffusione anziché prevedere proprio in questo settore dei tagli improponibili. Perché improponibili? Per il Tognazzi la Provincia ha deciso di decurtare il 50 per cento dei fondi previsti per la manutenzione ordinaria dell’istituto (la pulizia, i detersivi ecc.). Dunque anziché 11 mila euro ne verranno stanziati poco più di cinquemila l’anno. Così anche lo Stato che deve erogare circa 24 euro per studente, non si sa bene in che misura percentuale andrà a decurtare tale finanziamento.

Oltre a questo, gli studenti manifestano anche per la riforma degli organi collegiali, la cosidetta ex legge Aprea che comunque richiede una revisione in qualche modo, soprattutto e sostanzialmente per il cambiamento avvenuto nel 2002 della veste e contenuti delle scuole, di fatto veri e propri enti autonomi “amministrati” dal dirigente che non ha superiori o provveditorato a cui rispondere. Bensì risponde di persona anche penalmente per tutto ciò che potrebbe accadere nel proprio istituto, tema sicurezza compreso.

Nonostante le visioni generazionali che a volte possono divergere, il dirigente Adele Bianco afferma che la protesta dei loro studenti è giustificata e per molti versi condivisibile. Allo stesso modo gli studenti sanno bene che il Tognazzi è una macchina ben oliata e proprio per questo temono che questi tagli possano compromettere la sua ottima funzione formativa. Al Tognazzi c’è un ristorante e un bar laboratorio vero e proprio accessibile agli esterni. L’istituto tecnico di Velletri, garantisce il dirigente scolastico, non subirà tagli di stage e tirocini che fin’ora si svolgono in tutta Italia e negli altri paesi europei ed extra europei.

Sono lodevoli i propositi e le azioni di questi ragazzi che manifestano per un diritto costituzionalmente garantito e al contempo fanno “cordone” rispetto alla possibilità di poter immaginare un futuro lavorativo idoneo strutturato grazie ad un solido zoccolo: l’istruzione con la maiuscola.