Il Vaticano blocca il sito che accusa il Papa di eresie: torna il mito di Martin Lutero

ROMA – La Segreteria per la comunicazione della Santa Sede ha bloccato l’accesso alla pagina web da cui si aderisce alla iniziativa che accusa il Papa di sette eresie, collegate a quanto scrive nella “Amoris laetitia”. Dai computer del Vaticano non si può più accedere alla pagina in questione, in nessuna lingua. Fuori dal Vaticano, invece, la pagina risulta raggiungibile.
“L’accesso alla pagina web che state cercando di visitare è stato bloccato in accordo alle politiche si sicurezza istituzionali”, è l’avviso che compare. Da nessun computer del Vaticano, dunque, si potrebbe aderire alla petizione del sito www.correctiofilialis.org, che accusa Papa Bergoglio di eresia, di modernismo e di troppo entusiasmo per Martin Lutero.

Lutero protestò contro la vendita delle lettere di indulgenza con le sue 95 Tesi che espose il 31 ottobre 1517. A Roma crebbe la preoccupazione sulla rapida diffusione e sull’incredibile effetto delle Tesi. Nel gennaio 1521 il papa emanò la scomunica di Lutero. Nel suo famoso discorso alla Dieta di Worms, il 18 aprile 1521, Lutero rifiutò di ritrattare. Al ritorno dalla dieta venne, con un finto rapimento, portato al castello della Wartburg vicino ad Eisenach. Nel giro di dieci mesi tradusse là il Nuovo Testamento dal greco in lingua tedesca (nel 1534 sarà poi disponibile la traduzione completa della Bibbia). All’inizio di marzo 1522 ritornò a Wittenberg nonostante il provvedimento di messa al bando imperiale contro di lui.

Tra gli aspetti della religione contro cui si scagliò maggiormente Martin Lutero vi fu la dottrina delle indulgenze, secondo cui un cristiano aveva la possibilità di cancellare una parte ben precisa delle conseguenze di un peccato (detta pena temporale), attraverso la confessione. La riforma protestante contestò tale dottrina sostenendo che essa non aveva solido fondamento nella Bibbia. Nel mirino anche la messa in latino che escludeva la maggior parte della popolazione dalla comprensione della parola di Dio. Sebbene circolassero, infatti, le traduzioni in volgare non erano mai state prese in considerazione dalla Chiesa. Martin Lutero criticò inoltre la corruzione del clero, accusandolo di nepotismo, di concentrarsi sulle attività mondane e di perseguire obiettivi politici ed economici.

Con la pace di Augusta del 1555 si sancì la divisione tra cattolici e protestanti in base al principio cuius regio, eius religio, secondo il quale luteranesimo e cattolicesimo diventavano religioni di Stato soggette al volere del principe.

Oggi sono circa 700 milioni i protestanti nel mondo, racchiusi sotto oltre 33mila denominazioni. Le chiese più famose sono quelle dei luterani, dei calvinisti, degli anglicani, dei battisti, degli evangelisti e dei metodisti. In Italia sono almeno 750.000 i fedeli, di cui l’80% appartiene alla dottrina evangelica.