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Redazione
Valmontone (RM) – Si è tenuta ieri a Valmontone un’occasione di confronto importante sul futuro della sanità della Asl RmG. Al dibattito, organizzato nell’ambito della festa del locale Partito Democratico, hanno preso parte il direttore generale della Asl RmG, Giuseppe Caroli, il coordinatore della cabina di regia della sanità del Lazio, Alessio D’Amato, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori; il presidente della commissione regionale, Rodolfo Lena, l’onorevole Renzo Carella, oltre al sindaco Alberto Latini e al segretario del Pd locale, Giorgio Rocca. Moderati dalla dottoressa Maria Grazia Angelucci, gli autorevoli presenti hanno illustrato ad una platea composta in larga parte da operatori sanitari ed amministratori locali del territorio, come i piani operativi approvati nei giorni scorsi dalla conferenza Stato regioni consegnino alla Regione Lazio gli strumenti per poter avviare interventi seri e concreti tesi ad innescare un cambio di marcia reale alla sanità del territorio.
Particolarmente determinato è parso il direttore generale della Asl RmG, Giuseppe Caroli, che ha indicato la propria ricetta per dare alla sanità dell’area un assetto completamente nuovo che consenta di ridurre gli sprechi, incentivare i servizi territoriali, razionalizzare gli ospedali, far partire le case della salute, puntare su una prevenzione che non sia più generica ma mirata alle malattie la cui incisività è superiore alla media (come il cancro al colon e al polmone nella zona di Colleferro o all’esofago a Subiaco).
Puntuale, e preciso, l’intervento di Alessio D’Amato sulle priorità della Regione Lazio per continuare sulla strada intrapresa e giungere, oltre all’azzeramento del deficit entro il 2015, a completare il percorso virtuoso che sposta sui territori la sanità, con le case della salute e la rete dei medici di medicina generale. In particolare D'Amato ha puntato il dito sull’eccessivo tasso di personale con minore aggravio (o legge 104 e 208) di quattro volte superiore alla media nazionale che rende, praticamente, difficile far funzionare al meglio gli ospedali. Contributi preziosi sono stati anche quelli portati da Rodolfo Lena, Daniele Leodori e Renzo Carella, attenti conoscitori della sanità dell’area prenestina e casilina, che hanno chiesto a Caroli e D’Amato l’impegno a ritrovarsi in autunno a parlare ancora di sanità per entrare nello specifico dei provvedimenti, per individuare dettagliatamente gli interventi e gli effetti che possono avere, consapevoli di una politica che ormai ha capito che la logica del campanile va sacrificata per avere un sistema che dia risposte concrete ed efficaci.
Il sindaco Alberto Latini, in particolare, ha ribadito l’importanza del Valmontone Hospital (tra i primi, insieme a Zagarolo, ad aver scommesso sulla chiusura e riconversione di un ospedale) nell’ambito di una rete sanitaria in cui i tempi di attesa sulla diagnostica e la qualità dei servizi serve a drenare la mobilità passiva dalla Asl RmG verso altre aziende chiedendo, per una delle poche realtà che fanno sanità territoriale (e portano utili importanti sia all’azienda che al Comune), un potenziamento dei servizi e della funzionalità.
Dopo tanta incertezza, insomma, da Valmontone arriva una ventata di freschezza e di speranza sulla sanità che, oltre a qualificare la manifestazione organizzata dal Partito Democratico, regala ai cittadini del comprensorio la consapevolezza che, da qui a poco, la Asl RmG sarà oggetto di una revisione complessiva di cui potranno giovarne cittadini e operatori.
Il prossimo appuntamento con un tema di grande attualità è fissato per domani pomeriggio quando, a partire dalle ore 18, si discuterà di attualità e prospettive dell'Area Metropolitana di Roma insieme al segretario provinciale del Partito Democratico, Rocco Maugliani, al senatore Bruno Astorre, ai deputati Andrea Ferro ed Emiliano Minnucci, al sindaco di Vicovaro Fiorenzo De Simone, al sindaco di Valmontone Alberto Latini e al vice sindaco Eleonora Mattia.
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