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Valmontone (Rm) – Non può essere una figura come altre. Lucia Lucciola è “l’anima” del settore rosa del Valmontone 1921: dopo essere stata per anni la coordinatrice del futsal, da quest’anno ricopre il ruolo di direttore amministrativo e segretaria sportiva del club e al tempo stesso ha continuato a far parte da atleta del gruppo dell’Eccellenza femminile. Ma un serio problema alla caviglia ha costretto la giocatrice classe 1988 a dire basta anticipatamente e sabato ha giocato l’ultima partita, durata solo qualche minuto a causa di un altro infortunio: “Mi si è girato il ginocchio che ora è gonfio e spero non sia nulla di serio. Ma per il problema alla caviglia avevo già deciso che con l’Urbe sarebbe stata la mia ultima volta da atleta: la volevo fare in casa e così è stato”. Per la cronaca, le giallorosse di mister Andrea Canale si sono imposte con un altro bel 4-1 e sono salite ancora in classifica: “Ci teniamo ad arrivare il più in alto possibile anche per aumentare l’autostima di tutto il gruppo che nel finale di stagione ha preso un bel ritmo”. Lucciola fa un passo indietro per parlare del suo lungo percorso da sportiva: “Ho giocato per anni a pallanuoto e anche in quel caso mi dovetti fermare per un problema al ginocchio. In virtù dell’amicizia di vecchia data con il presidente Massimiliano Bellotti, dal 2013 mi sono tuffata nell’avventura del futsal (quasi sempre da portiere, mentre nel calcio si è “reinventata” centrocampista, ndr) riuscendo a scalare tutte le categorie col Valmontone dalla D alla serie A2: l’anno dell’ultima promozione è stato davvero speciale e lo porterò per sempre nel cuore”. La chiusura di Lucia Lucciola è sul progetto del settore femminile: “Il patron Manolo Bucci ha fortemente voluto il nostro “spostamento” verso il calcio e l’abbiamo realizzato ripartendo da chi faceva parte del gruppo del futsal. La società tiene tantissimo al settore femminile e riserva pari trattamento rispetto alla prima squadra maschile. Tra gli obiettivi futuri c’è quello di provare a formare un gruppo giovanile che sia bacino della prima squadra”.
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