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Redazione Lazio

VACATIO BERSANIS

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Tempo di lettura 2 minutiParliamoci chiaro, Bersani non sa proprio con quale pesci fare scouting

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Alberto De Marchis

Parliamoci chiaro, Bersani non sa proprio con quale pesci fare scouting. Lo si vede vagare nei meandri di  Montecitorio a pensare a quale soluzione sfornare entro la settimana prossima. Non vorrei essergli camicia. E’ una brutta situazione perché in questo momento mentre il Paese cola a picco con la credibilità sotto le scarpe c’è anche un abbondante 25 per cento rappresentato da Beppe Grillo che non intende appoggiare il leader designato il quale, al contrario, deve dimostrare di poter costituire un Governo stabile, con proposte condivisibili sia dal Pdl che dai Cinque Stelle, per avviare quanto prima le riforme necessarie all’Italia. Bersani non ha vinto queste elezioni ma è arrivato primo, su questo c’è poco da discutere. Dovrebbe avere la possibilità di Governare riconoscendo però alle altre due forze politiche di far parte della stessa barca. Ma c’è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Il Pdl chiede un Presidente della Repubblica di centrodestra e lo ha urlato persino da piazza del Popolo e il M5s il potere solo nelle sue mani. Non ha vinto nessuno ma stride la stanchezza di chi aveva riposto la fiducia in Grillo. C’è una parte dell’elettorato a cinque Stelle che se dovesse tornare alle urne non riporrebbe di nuovo le sue speranze nel Movimento. Grillo doveva fungere da disturbo, da megafono del popolo, da moralizzatore che con il proprio esempio avrebbe cambiato parrucconi e magna magna della politica. Grillo a parole aveva promesso questo, ma ora ripetendo “no agli inciuci” pensa ancora di essere nel giusto e pretende di fare l’unico e assoluto diktat della situazione. Tutti a casa. Dopo aver pilotato l’aborto del Governo chissà cosa si pretenderà ancora da un’Italia in ginocchio. Bersani ha una brutta gatta da pelare, deve sfangarla per il bene di tutti ma purtroppo siamo sotto scacco di un pericoloso tsunami. Il problema è che Pier Luigi fa appello a tutti gli uomini di buona volontà ma adesso la buona volontà pare essersi esaurita dopo la prova generale col professore che non ha risolto nulla e i numeri delle politiche gli hanno dato il benservito. Ma adesso ancora una volta la politica vuole portarci un conto che non siamo più in grado di pagare. Bersani ha troppe caldarroste da togliere dal bracere e ormai è arrivata la primavera. Vaga e vaga e mercoledì dovrà portare i compiti a Napolitano, svolti arditamente in questi giorni di vacatio. La Pasqua è la porte e la passione del Governo è appena iniziata.

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