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Redazione
Roma – La Virtus Divino Amore vivrà una sosta pasquale sicuramente piacevole. Il club del patron Enzo Bizzaglia e della figlia presidentessa Giorgia sta per concludere un’annata agonistica che ha regalato soddisfazioni e che potrebbe concludersi con qualche “ciliegina”. «Siamo più che soddisfatti di come sono andate le cose finora – dice il vice presidente Gianluca Massimi – Nel giudicare questa annata dobbiamo sempre pensare al ritardo con cui siamo partiti nella programmazione, visto che abbiamo ottenuto ad agosto l’ok per la gestione del centro sportivo Millevoi (per sei anni, ndr). Per quanto riguarda la Prima categoria, visto che l’anno scorso ci siamo salvati nelle ultime giornate, possiamo essere molto contenti: siamo al quinto posto e ce la siamo giocata a viso aperto con tutte le squadre che ci precedono. Domenica scorsa i ragazzi hanno perso 2-0 in casa del Campoverde capolista, ma hanno le possibilità per centrare un piazzamento nella prossima Coppa Lazio che sarebbe sicuramente un ottimo risultato». Anche il settore giovanile ha contribuito ad “allargare” il sorriso del club. «Al di là dell’impatto numerico sempre maggiore che sta avendo la Scuola calcio, i nostri gruppi dell’agonistica si stanno dimostrando competitivi nei rispettivi campionati e ben tre squadre, la Juniores, gli Allievi e i Giovanissimi fascia A, potrebbero riuscire a conquistare la categoria regionale che invece speriamo di poter salvare coi Giovanissimi B». Insomma il progetto della famiglia Bizzaglia e di tutta la Virtus Divino Amore procede senza intoppi. «Avere a disposizione la struttura per sei anni è sicuramente importante: abbiamo cominciato a fare degli interventi, il più importante riguarda il completo restyling del bar che sarà aperto dopo Pasqua e che nelle nostre intenzioni dovrà fungere come punto di ritrovo anche prima o dopo le sessioni di allenamento o delle gare ufficiali. Nei nostri progetti ci sono l’ulteriore crescita del settore giovanile e magari l’approdo entro due anni in Promozione: riteniamo che sia quella la nostra dimensione a livello di prima squadra». Per Massimi questa è la prima esperienza a livello dirigenziale. «Io ho giocato per anni qui e ora sono passato dietro a una scrivania. Le responsabilità e le cose da fare sono tantissime, ma le soddisfazioni che stanno cominciando ad arrivare ci ripagano dei tanti sacrifici».
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