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Redazione
Roma – E’ probabilmente il momento più delicato della stagione della Virtus Divino Amore. La squadra di mister Nazzareno Mosciatti per la prima volta ha rimediato due sconfitte di seguito, un doppio 0-1 contro il Città di Nettuno in casa e poi domenica scorsa sul campo dell’Arcefo. Domenica si torna al Millevoi per la sfida con l’Atletico Garbatella, squadra quart’ultima nel girone F di Prima categoria e dunque bisognosa di punti salvezza. «Troveremo un avversario molto motivato – dice Mosciatti – e sarà sicuramente una partita difficile. Ma noi vogliamo riprendere il cammino pur avendo ancora qualche problema di formazione tra infortuni e la squalifica di Ricciardulli». L’esperto tecnico ha catechizzato i suoi ragazzi in settimana. «Martedì, di fatto, abbiamo trascorso l’allenamento nello spogliatoio per parlare di ciò che è avvenuto nelle ultime due partite. Il senso del discorso rimarrà all’interno del gruppo, ma è emersa chiaramente la voglia di riscatto dei ragazzi. Se sono fiducioso? Lo dirò domenica all’ora di pranzo… Quello che mi auguro principalmente, comunque, è di vedere una grande prestazione. Il risultato, spesso, è quasi una conseguenza». Mosciatti rimarca anche alcuni problemi che hanno condizionato l’ultimo periodo della Virtus Divino Amore. «Indubbiamente abbiamo subito alcuni infortuni penalizzanti e soprattutto molto gravi: Paloni si è rotto il collaterale, Matarazzo e Pentrella hanno subito entrambi la lesione di crociato e il menisco. A livello di organico non abbiamo le alternative delle attuali prime quattro della classe, però nelle ultime due partite abbiamo perso con squadre di medio-bassa classifica e questo ci deve comunque far riflettere». La Virtus Divino Amore è scivolata al quinto posto anche se il Fonte Meravigliosa secondo è appena a quattro punti di distanza. «In questi momenti servirebbe un grande spessore caratteriale e forse da quel punto di vista a noi manca qualcosa – conclude Mosciatti -, ma vogliamo finire al meglio il campionato per non vanificare quanto di buono fatto fino a due settimane fa».
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