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di Maurizio Costa
Usa – Un poliziotto ha ucciso un ragazzo di colore a Berkeley, colpendolo con diversi colpi di pistola. Il ragazzo ucciso, Antonio Martin, un diciottenne della zona, si sarebbe opposto ad un normale controllo di routine della polizia e avrebbe estratto una pistola.
Secondo la famiglia, invece, Antonio si sarebbe trovato insieme alla fidanzatina. Il fatto è avvenuto alle 23.15, ora locale: il poliziotto stava facendo un normale controllo presso un distributore di benzina quando ha visto due ragazzi. Uno di loro avrebbe tirato fuori una pistola e l'agente, sentendosi in pericolo, avrebbe sparato e ucciso il diciottenne afroamericano.
La polizia avrebbe recuperato l'arma del ragazzo ucciso. Un cordone di agenti ha protetto la zona, subito assediata da centinaia di manifestanti. Il fatto è avvenuto a pochi chilometri da Ferguson, divenatata famosa dopo l'uccisione di un altro ragazzo nero, solamente pochi mesi fa.
"Cosa avrebbe fatto il ragazzo per meritarsi questo?" continuano a ripetere i manifestanti. La ragazza di Antonio si rifiuta di parlare.
La situazione negli Usa sta diventando insostenibile: lo stato più democratico del mondo continua ad uccidere ragazzi neri senza nessun motivo. Obama dovrà prendere delle decisioni importanti per porre fine a questa carneficina.
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