Esteri
USA, L'ALLARME DEI SERVIZI SEGRETI: "CELLULE DELL'ISIS IN GRAN BRETAGNA, GERMANIA E ITALIA"
Tempo di lettura < 1 minuto Una delle ragioni legate all’Italia come potenziale bersaglio potrebbe essere la presenza del Papa.
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Redazione
Usa – Il terrorismo islamico fa paura, soprattutto alla luce dei recenti attentati che hanno cagionato la vita a povere vittime innocenti. Ma questa volta di parla di terrorismo in modo concreto e a farlo è James R. Clapper, direttore della National Intelligence americana. In un’intervista al New York Times ha riferito che vi sono cellule terroristiche in Gran Bretagna, Germania e Italia, analoghe a quelle che hanno portato a termine gli attentati a Parigi e Bruxelles. Gli è stato chiesto inoltre se l’Isis stia svolgendo attività clandestine nei paesi sopracitate, la sua risposta è stata affermativa e ha sottolineato che tale situazione è fonte di preoccupazione “per noi e per i nostri alleati europei. Continuiamo a riscontrare prove di complotti da parte dell'Isis nei paesi che avete nominato”. Oltre a Clapper, anche funzionari dell’antiterrorismo in Europa affermano che sotto il mirino dell’Isis ci sarebbero Gran Bretagna, Germania e Italia. Ma a confutare tale tesi è proprio lo Stato Islamico, che minaccia e ha minacciato i paesi sopracitati. La preoccupazione è alta in Gran Bretagna e in Germania, ma anche in Francia e in Belgio la paura non si è placata. Secondo l’ex funzionario dell’intelligence francese, Claude Moniquet, il calcolo dei fattori di rischio si fa in base al numero di soggetti di cui dispone lo Stato Islamico in un paese. Bisogna considerare i Jihadisti partiti da uno Stato per andare a combattere in Iraq o Siria. Si calcola che il numero sia circa il 20/30%. In merito all’Italia c’è da dire che ha meno combattenti ma nel giornale si legge –che cita la senatrice francese Nathalie Goulet- che una delle ragioni legate all’Italia come potenziale bersaglio potrebbe essere la presenza del Papa.
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