Usa contro Mosca per hackeraggio, sanzione ed espulsione per 35 diplomatici russi

 

di Paolino Canzoneri


WASHINGTON – Dopo settimane di accuse, ritorsioni e smentite tra Usa e Russia circa infiltrazioni ed hackeraggio attuato allo scopo di favorire l'elezione di Donald Trump; l'ex presidente degli Stati Uniti d'America, ancora in carica "d'ufficio" prima di cedere il posto al Tycoon in Gennaio, assesta un colpo durissimo alla diplomazia e ai rapporti con Putin decretando sanzioni dure dirette alle due principali intelligence russe ossia la "Federal'naja služba bezopasnosti Rossijskoj Federacii" Servizi Federali per la sicurezza della Federazione russa, erede del KGB sovietico e oggi comunemente chiamata FSB e il direttorato principale per l'informazione " Glavnoe razvedyvatel'noe upravlenie" chiamato comunemente GRU che svolge compiti specifici di frontiera terrestre e marittima con il resto del mondo e dipendente dallo stato maggiore delle forze armate; nello specifico accuse e sanzioni hanno coinvolto quattro ufficiali e tre società tecnologiche su cui agivano due cyber criminali Evgeniy Bogachev e Aleksey Belan che oltre a rubare 100 milioni di dollari a istituzioni Usa e sottratto dati ad importanti società e-commerce, sembra abbiano fornito apparecchiature cybernetiche allo scopo di rubare fondi ed estrapolare informazioni personali. 
 
Una decisione senza precedenti aggravata ed appesantita dall'espulsione di 35 funzionari russi operanti nel territorio americano con l'accusa di "aver agito in modo incoerente con il loro status diplomatico o consolare". Chiusi pure due complessi ricreativi di proprietà del governo russo nel Maryland e a New York perchè accusati di attività di spionaggio e concesse 72 ore ai 35 funzionari per l'asciare con le famiglie gli Stati Uniti. La risposta russa ovviamente non si è fatta attendere e riferisce la CNN che autorità russe hanno chiuso una scuola anglo amercana frequentata prevalentemente da bambini figli del corpo d'ambasciata canadese e britannico e sicuramente si procederà a successive risposte e contromisure che certamente pongono un serio dubbio sui rapporti tornati improvvisamente gelidi e preoccupanti. Putin dal canto suo nega che il Cremlino abbia dirette responsabilità e ingerenze sulle presidenziali. 
 
Cautela e volontà di stemperare nervi e tensioni da parte di Donald Trump che era stato avvisato dalla Casa Bianca delle sanzioni che Obama avrebbe avviato ma che si mostra in disaccordo con la linea delle durissime sanzioni che Obama sta infierendo alla Russia: "E’ tempo per il nostro Paese di procedere verso cose migliori e più grandi nell’interesse del nostro Paese e del suo grande popolo, la prossima settimana incontrerò i leader dell’intelligence per essere aggiornato sui fatti di questa situazione". 
 
Sui social il portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova ha scritto: "Ci saranno dichiarazioni ufficiali, contromisure e molte cose ancora, l'America e il popolo statunitense sono stati umiliati dal loro presidente. Non da truppe internazionali né da truppe nemiche. Questa volta lo schiaffo a Washington lo ha dato proprio il suo signore". La Zakhrova definisce l'amministrazione Obama come un "gruppo di falliti in politica estera, arrabbiati e poco intelligenti che hanno dato una svolta distruttrice al prestigio e alla leadership degli Stati Uniti, lo spettacolo è finito, Barack Obama e la sua squadra di analfabeti ha rivelato al mondo il suo principale segreto: l’esclusività maschera la debolezza."
 
Obama invece affatto intimorito ma furioso e convinto della pesante ingerenza russa ha apostrofato: "Continueranno a prendere una serie di azioni a tempo debito, alcune delle quali non pubblicizzate contro la Russia e che la sua amministrazione fornirà nei prossimi giorni al Congresso un rapporto sulle interferenza di Mosca nelle elezioni; tutti gli americani dovrebbero essere allarmati dalle azioni russe''. La situazione appare piuttosto seria e il lungo periodo di disgelo fra le due super potenze sembra oramai compromesso. Donald Trump sembra invece intenzionato a ricucire in fretta i rapporti con Putin. Forse perchè sarà un presidente che "non volterà le spalle agli amici".