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Cronaca

UNO BIANCA: DETURPATO MONUMENTO IN MEMORIA DELLA STRAGE DEL PILASTRO

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Tempo di lettura < 1 minutoIl procuratore aggiunto Valter Giovannini, e ha riferito che “si farà di tutto per individuare gli autori dell'odioso oltraggio”

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di Angelo Barraco
 
Bologna – Il monumento collocato in piazza Lipparini, in memoria dei tre carabinieri uccisi al Pilastro dalla Banda della Uno Bianca il 4 gennaio 1991 è stato imbrattato con una scritta “O noi o loro, Uno Bianca”. In merito a quanto accaduto è stato interpellato il magistrato che condusse le indagini all’epoca dei fatti, il procuratore aggiunto Valter Giovannini,  ha riferito che “si farà di tutto per individuare gli autori dell'odioso oltraggio”.  Il 4 gennaio 1991 furono uccisi dalla Banda della Uno Bianca: Mauro Mitilini, Andrea Moneta e Otello Stefanini. 
 
La Strage del Pilastro. Il 4 gennaio del 1991 alle ore 22, la Banda della Uno Bianca si trovava casualmente presso il quartiere Pilastro di Bologna per puro caso poiché era diretta a San Lazzaro di Savena per rubare auto. Ad un certo punto in Via Casini, all’altezza delle Torri, l’auto dei carabinieri sorpassa l’auto della Banda ma la banda non gradì il gesto poiché penso che tale manovra di sorpasso servisse per impossessarsi dei numeri di targa e decise di eliminare i carabinieri. Li hanno affiancati e ad un certo punto Roberto Savi inizia a sparare sul lato del conducente ad Otello Stefanini, malgrado le ferite però il carabiniere tenta la fuga ma sbatte accidentalmente contro dei cassonetti della spazzatura, l’auto viene immediatamente raggiunta dalla Banda e crivellata di proiettili. Andrea Moneta e Mauro Mitilini (gli altri carabinieri), rispondono al fuoco e feriscono Roberto Savi ma la banda ha il sopravvento poiché è in possesso di armi più forti e li uccide. La Banda si impossessa dell’ordine di servizio dei carabinieri.