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di Gennaro Giardino
Tarquinia (VT) – «Stiamo lavorando a un protocollo con le aziende agricole per bonificare e valorizzare il sito del Pianoro della Civita. Nell’ottica dei rinnovi contrattuali si sta risolvendo un annoso problema non solo estetico. L’area è un sito archeologico di interesse mondiale e un Sito di Interesse Comunitario ai fini ambientali». Lo spiega l’assessore dell’Università Agraria Alberto Blasi, alla luce delle riunioni avvenute in questi giorni. «Questo ultimo aspetto appare decisivo. – prosegue – Infatti tra gli impegni con l’Unione Europea, c’è il mantenimento dell’attività di pastorizia per preservare l’habitat naturale storicamente creato. L’impegno degli allevatori sarà quello di smantellare rapidamente buona parte dei manufatti presenti, realizzandone altri a basso impatto paesaggistico. Saranno previsti meccanismi incentivanti in un’ottica di collaborazione. Il progetto complessivo è d’isolare e mettere in sicurezza le aziende interessate, dando seguito all’apertura dei sentieri per garantire la comunicazione tra le persistenze archeologiche scoperte. Sarà un momento decisivo per il futuro della zona. Stiamo mettendo in rete tutte le complessità di quest’area, un modo per farle coesistere nel decoro e nella massima sicurezza. La rinnovata disponibilità delle aziende, ci mette nella condizione di dire che già a dicembre saranno visibili i primi risultati ai fini dello smantellamento e dalla bonifica. Sarà fondamentale il supporto di tutte le realtà coinvolte, per preservare e valorizzare l’area nel suo complesso. La Civita è da sempre tra le priorità dell’Università Agraria. I lavori fatti nel corso degli anni sono lì a dimostrarlo, ma occorre l’impegno concreto delle Istituzioni».
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