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di Francesco Pellegrino Lise
Nuove tecnologie eco-friendly? Si, è possibile ed i protagonisti sono un team di giovani ragazzi: Riccardo Rigamonti di 22 anni, Andrea Zamuner Cervi di 25 anni e Noemi Salaris di 24 anni. Stiamo parlando di un rivoluzionario drone ad ala fissa, in grado di volare come un normale aereo, ma alimentato da pannelli solari e composto da materiale biodegradabile derivato dall'amido del mais. Il suo peso è 250g. Perché 250 grammi? Perché i droni che pesano meno di 250g, nella maggior parte dei paesi del mondo, possono accedere delle semplificazioni normative riguardanti il volo in città. In particolare in Italia, l'ENAC (Ente Nazionali Aviazione Civile), ha istituito la categoria “entro i 300g”, i droni in questa categoria possono volare in città se rispettano determinati pre requisti. L'idea è nata dalle menti di Riccardo e Andrea. “Riccardo sta per laurearsi, e già si vede che ha una mente da ingegnere. Quando il nostro problema era miniaturizzare un drone con delle caratteristiche specifiche Riccardo ha saputo subito trovare le soluzioni adatte, ed ha immediatamente pensato di utilizzare anche i pannelli solari” – dice Andrea, titolare di ProjectEMS. Attualmente Riccardo, Andrea e Noemi hanno completato il primo prototipo ed hanno lanciato una campagna di crowfounding su Indiegogo per poter portare il loro progetto alla fase successiva: in questo modo vorrebbero passare passare da una fase di prototipazione ad una fase di produzione vera e propria.
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