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Roma

ULTIM'ORA: FRASCATI SCHERMA, È SEMPRE ASPRO… MONDIALE: OTTIMO BRONZO

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Redazione

Frascati (Rm) – L'aria del campionato del mondo fa benissimo a Valerio Aspromonte. Dopo aver conquistato il titolo di vice-campione iridato nel 2011 a Catania, il biondo fiorettista del Frascati Scherma sfiora il bis e conquista una medaglia di bronzo pesantissima nella gara individuale. Ad Aspromonte non è riuscita l'impresa di superare in semifinale l'americano Chamley-Watson che ha vinto per 15-9 nel match terminato pochi minuti fa. Un assalto probabilmente alla portata del portacolori del Frascati Scherma che aveva iniziato bene rispondendo colpo su colpo all'avversario. Poi è stato deciso l'allungo dello statunitense nella seconda parte dell'incontro che ha consegnato a Valerio, il migliore degli azzurri, un bronzo comunque prezioso.
La cavalcata di Aspromonte era stata entusiasmante sin dalle prime battute delle fasi finali: l'atleta del Frascati Scherma, allenato da Salvatore Di Naro, aveva superato l'ungherese Szabados per 15-8 nel tabellone dei 64, poi a seguire aveva eliminato l'egiziano Ayad per 15-10 e, nell'assalto del tabellone dei 16, lo statunitense Alexander Massialas per 15-14 al termine di un assalto durissimo. Ai quarti di finale il match contro il portacolori di Hong Kong, Siu Lun Cheung, è stato interamente dominato dal frascatano che ha concluso a proprio favore col punteggio di 15-6.
Non partivano con grandi velleità le due ragazze della sciabola del Frascati Scherma che hanno gareggiato sempre oggi. Sia Rossella Gregorio che Ilaria Stagni sono state eliminate nel tabellone dei 64: la prima si è fatta sorprendere dalla francese Berder col punteggio di 15-13, la seconda si è arresa alla venezuelana Benitez impostasi 15-12.
Le emozioni per il Frascati Scherma non finiscono qui: domani, infatti, c'è la gara a squadre del “Dream Team” (il fioretto femminile) che conta sull'apporto di Carolina Erba, mentre il 12 agosto c'è il gran finale con le prove a squadre di fioretto maschile (dove tornerà in pedana Aspromonte) e sciabola femminile (con Gregorio e Stagni in pedana).