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ULN Consalvo (calcio), il responsabile dell’agonistica Schiavi: “Ci vuole rispetto per gli arbitri”

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Roma – Il settore agonistico dell’ULN Consalvo è pronto a ripartire. Le quattro formazioni giovanili della società di via del Quadraro torneranno in campo nel penultimo week-end prima della sosta natalizia. “Finora il bilancio è abbastanza soddisfacente – dice il responsabile dell’agonistica Paolo Schiavi – L’Under 14 ha avuto un impatto abbastanza sorprendente al primo anno fuori dalla Scuola calcio, gli Under 15 stanno dimostrando di crescere a livello di squadra. Poi c’è l’Under 16 che si trova in una buona posizione di classifica e abbiamo fiducia che possa continuare a starci, infine l’Under 17 che si difende seppur tra qualche alto e basso”. Schiavi fa un passo indietro e parla del week-end di stop forzato dovuto allo sciopero degli arbitri: “Abbiamo fatto alcune amichevoli in famiglia facendo arbitrare i nostri ragazzi e mettendoli anche a fare gli assistenti. Alla fine dell’esperimento li ho interrogati e loro hanno ammesso quanto sia difficile fare quel ruolo. Credo che la protesta dello scorso fine settimana sia stata comprensibile perché l’aggressione che è avvenuta è stato un fatto molto grave: ci sono tanti ragazzi giovani che da soli girano su campi non semplici e vanno tutelati. È un problema di cultura sportiva che manca soprattutto nell’ambiente del calcio e quasi mai nelle altre discipline perché nel nostro sport si dà un’eccessiva importanza al risultato, anche nei campionati giovanili. L’errore dell’arbitro ci sta esattamente come quello di un giocatore, di un allenatore o di un dirigente. Qui all’ULN Consalvo raccomandiamo sempre a tutti di rivolgersi ai direttori di gara con la massima educazione e di portare loro grande rispetto. Anzi, in casi di squalifiche per proteste spesso abbiamo aggiunto un’ulteriore giornata come società. D’altronde la protesta porta via energie mentali importanti che invece devono essere utilizzate per rendere al meglio. Questa giornata di protesta può servire se viene utilizzata come un momento serio di riflessione e non semplicemente come un week-end di stop fine a se stesso”.


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