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di M.L.S.
Bruxelles – L'intesa con la Grecia è alle porte, anche se per l'ok definitivo mancano ancora alcuni giorni di intenso lavoro. Già nella giornata di mercoledì si riunirà a Bruxelles un Eurogruppo straordinario che avrà il compito di documentare le intenzioni dell'accordo tra Atene e i creditori internazionali che, successivamente, nel Consiglio di giovedì e venerdì sarà definitivamente sigillato.
L'intesa, se le notizie circolate in queste ore saranno confermate, orbiterà intorno ad una serie di passaggi su cui le parti si trovavano in disaccordo e che ora sarebbero state chiarite: dal sistema pensionistico, al diritto del lavoro e al fisco. Secondo il ministro dell'Economia greca Giorgios Stathakis dovrebbe arrivare un aumento dell'Iva su alcuni prodotti. Sarebbe esclusa da questi l'elettricità e, oltretutto, non ci sarebbero tagli sulle pensioni e sugli stipendi pubblici. Peraltro, la Grecia, sarebbe pronta a nuovi risparmi pari allo 0,4% del PIL nel 2015 e pari all'1,0% del PIL nel 2016, ad un blocco dei prepensionamenti dal 2016 e una sovrattassa per i redditi sopra i 30 mila euro.
Impressioni Ue. Il presidente della Commissione Ue,Jean Claude Juncker, mostra il suo ottimismo nella conferenza stampa post Eurosummit.”Sono convinto che troveremo un accordo entro questa settimana”, spiega Juncker prima di commentare le manovre presentate da Atene, sintomo di:”un grande passo avanti nella direzione giusta”. Durante l'Eurogruppo di mercoledì, continua il presidente della Commissione Ue:” Si raggiungeranno i risultati da sottoporre al Consiglio di giovedi, sono convinto che arriveremo a un accordo nel corso di questa settimana”. Per chiudere, sottolinea come i tempi debbano comunque essere molto stretti, perchè:”Non siamo su un campo da calcio in cui ci sono i tempi supplementari”. In merito all'argomento arrivano commenti positivi anche dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, secondo cui la Grecia:”Tutti i leader della Ue si sono impegnati fortemente per raggiungere un accordo”. La cancelliera teutonica ha poi riservato delle parole di apprezzamento per il lavoro svolto da Alexis Tsipras, affermando che la Grecia:”Deve restare nell'Eurozona”, prima di invitare tutte le parti in causa ad un finale al fulmicotone, dettato dal:”Poco tempo”. Identico il tenore delle parole pronunciate da Francoise Hollande, secondo cui:”Stiamo avanzando verso un'intesa”, ma “rimane lavoro” da concludere.
Meno ottimiste le parole della testa di serie Fondo Monetario Internazionale, Cristine Lagarde, che rimanendo con i piedi per terra spiega:"C'è ancora moltissimo lavoro da fare nelle prossime 48 ore che separano la riunione di questa sera dall'Eurogruppo straordinario di mercoledì”, anche se poi, in un secondo momento analizza le manovre greche come un grande passo avanti.
Impressioni di Renzi. Anche il presidente del Consiglio italiano, che aveva avuto un bilaterale con Alexis Tsipras prima che la manovra Ue fosse messa in cantiere, sottolinea le novità positive in materia, chiedendo però ad Atene di continuare in questa direzione senza fermarsi: "Tutti assieme dobbiamo lavorare perchè l'accordo ci sia – ha detto Renzi prima del vertice – Atene deve far fronte ai suoi impegni che sono impegni di natura economica, ma anche l'Ue deve far fronte ai suoi obblighi morali nei confronti di un Paese come la Grecia, quindi non è solo una discussione di natura economica sulla quale pure sono stati fatti dei passi avanti, ma anche una discussione su che tipo di comunità vogliamo per il nostro futuro".
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