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Economia e Finanza

UE E STATI UNITI: ACCORDO SEGRETO PER IL LIBERO SCAMBIO

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Tempo di lettura 4 minutiL'economista Nino Becerra denuncia violazione dei principi democratici

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ll TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership)  il trattato di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d'America attualmente oggetto di negoziati volutamente segreti, è qualcosa di più di una semplice trattativa di liberalizzazione commerciale. Il negoziato TTIP, lanciato ufficialmente nel luglio 2013 e portato avanti in modo opaco e segreto dalla Commissione europea e dall'Amministrazione statunitense in vista di una sua possibile conclusione a fine 2014

di Cinzia Marchegiani

Spagna – Al tramonto del suo mandato Barack Obama sta regalando il meglio di se per lasciare un segno indelebile della sua governance. Ma queste radici profonde ormai piantate nel tessuto politico ed economico dell’Europa fanno solo preoccupare. Dopo la pittoresca presa di posizione contro l’ISIS, il gruppo terroristico islamico un costrutto dell’intelligence militare degli Stati Uniti, cellula terroristica organizzata dagli americani per destabilizzare la Siria e forse altri paesi con stipendio firmato da Washingthon (Cit. Don DeBar, attivista e conduttore radiofonico di New York in un colloquio telefonico con PRESS TV) ora spunta il processo di negoziazione per la firma dell’accordo transatlantico di libero scambio tra l’Unione Europea e Stati Uniti. Il commercio transatlantico e il partenariato di investimento, è dipinto come un potenziale accordo tra l’UE e gli stati membri che dovrebbe migliorare la capacità degli scambi reciproci, creando una zona di libero scambio con la regolazione della crescita del fatturato del commercio, la rimozione delle barriere non tariffarie e l'armonizzazione dei regolamenti tecnici, norme e procedure e la firma di questo contratto segreto è prevista per la fine dell’anno 2014.

L'economista spagnolo Santiago Niño Becerra in un’intervista rilasciato allo storico giornale RT fa emergere questa situazione aberrante perché è in contrasto contro con i principi democratici. Niño Becerra ricorda come per i processi di negoziazione dell'UE degli anni passati e cioé il trattato UE allargamento, il trattato di Maastricht sulla creazione di una moneta unica europea, tutto avesse una connotazione trasparente, mentre dell’accordo transatlantico di libero scambio non si sa assolutamente nulla:” Se questo accordo è vantaggioso sia europei e americani, allora perché le condizioni sono tenuti segreti?” Ma l’economista va oltre e ammonisce che gli europei non hanno possibilità di controllo democratico diretto sulle trattative, e che nessuna delle petizioni con i requisiti per fornire informazioni di base l'accordo non è stato considerato, nonostante il fatto che esso è stato raccolto il numero di firme necessario: "Non abbiamo la possibilità di controllare direttamente il processo negoziale, non siamo in grado di tenere un referendum ed esprimere la volontà dei cittadini dell'Unione europea su questo come un tema importante per l'intero blocco da soli. Tali motivi sono sufficienti per annullare la firma dell'accordo."

Michael Efler, il rappresentante del STOP TTIP (movimento contro transatlantico scambio e di partenariato per gli investimenti), definisce assurdo questo processo di negoziazione:"Questo è ridicolo, la Commissione europea non consentirà al tavolo dei negoziati, anche come rappresentanti del Parlamento parlamentari europeo non può cambiare una sola lettera nel contratto, potranno solo votare quando finiscono i negoziati e questo non è democratico. TTIP, Transatlantic Trade and Investment Partnership, il trattato di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d'America attualmente oggetto di negoziati volutamente segreti, è qualcosa di più di una semplice trattativa di liberalizzazione commerciale. E' l'ennesimo attacco frontale che vede lobby economiche, Governi e poteri forti accanirsi su quello che rimane dei diritti del lavoro, della persona, dell'ambiente e di cittadinanza dopo anni di crisi economica e finanziaria, in un più ampio tentativo di disarticolare le conquiste di anni di lotte sociali con le politiche di austerity e di redistribuzione del reddito verso l'alto. Il negoziato TTIP, lanciato ufficialmente nel luglio 2013 e portato avanti in modo opaco e segreto dalla Commissione europea e dall'Amministrazione statunitense in vista di una sua possibile conclusione a fine 2014, disegna un quadro di pesante deregolamentazione dove obiettivo principale non saranno tanto le barriere tariffarie, già abbastanza basse, ma quelle non tariffarie, che riguardano gli standard di sicurezza e di qualità di aspetti sostanziali della vita di tutti i cittadini: l'alimentazione, l'istruzione e la cultura, i servizi sanitari, i servizi sociali, le tutele e la sicurezza sul lavoro. Con l'alibi di un'omogeneizzazione delle normative e la falsa illusione di risollevare l'economia dell'Europa, si assisterà ad una progressiva corsa verso il basso in cui saranno i cittadini e l'ambiente a farne principalmente le spese in un processo che porterà alla progressiva mercificazione di servizi pubblici e di beni comuni.

La fotografia anche troppo nitida vede un’Unione Europea spinta sempre di più verso legami indissolubili con l’America senza che la sovranità popolare possa prendere parte a queste decisioni…un’Europa che spesso dimentica gli stessi interessi dei cittadini europei, e ci si chiede quanto le sanzioni applicate alla Russia non siano il frutto di scenari già decisi a tavolino, senza considerare le pesanti perdite economiche che le aziende europee stanno pagando sulle proprie pelle, in una crisi economica già prepotentemente confermata. Ed ecco che arriva la conferma invece delle scelte appena sottoscritte:”Il Parlamento europeo sostiene le ultime sanzioni UE contro la Russia e deplora le contro-sanzioni russi come ingiustificata. Si invita l'UE a considerare esclusa la Russia dalla cooperazione nucleare civile e il sistema di pagamento internazionale SWIFT. I deputati salutano la decisione della Francia di bloccare la consegna del Mistral portaelicotteri in Russia e invitare gli Stati membri dell'UE a seguire il suo esempio per quanto riguarda le esportazioni non accompagnate da decisioni sanzioni UE, quali armi e (civile / militare) "dual use" di materiale e inoltre invitano l'UE a regolamentare le imprese di terzi nelle aree di stoccaggio del gas, interconnessioni e le strutture di flusso-back, e sollecitano i paesi dell'UE ad annullare gli accordi nel settore energetico previsti con la Russia, tra cui il gasdotto South Stream.” Ma le sanzioni per ora hanno solo danneggiato le imprese europee, chi pagherà il bilancio che deve aumentare per le misure che l'UE deve affrontare per la compensazione dell'impatto sugli agricoltori europei di divieto di commercio della Russia? I deputati europei chiedono sforzi promozionali per aumentare le vendite prodotti aziendali dell'UE sui mercati alternativi per evitare un eccesso di offerta sul mercato dell'UE, mentre il denaro per gli aiuti dovrebbe venire dai fondi UE diversi da quelli agricoli, perchè la crisi è prima di tutto è di natura “politica”…

Siamo certi che l’UE nella sua strategia economica e politica abbia messo sul piatto dei trattati secretati il bene dei suoi cittadini? La svendita purtroppo è reale e palpabile, nonostante ci siano molti sforzi per dipingere la situazione sotto controllo….l’appannaggio di una Russia crudele e cattiva ha cambiato la fisionomia e gli interessi dell’Europa, e quotidianamente lo viviamo sui diritti stravolti in nome ancora sconosciuto…o forse!
…E ora l’allarme gridato dall’economista Niño Becerra diventa concreto….gli europei non hanno possibilità di controllo democratico diretto sulle trattative, tali motivi sono sufficienti per annullare la firma dell'accordo…
Pronto qualcuno è in linea?

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