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Esteri

UCRAINA: TROVATO L'ACCRODO DI PACE

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Tempo di lettura 2 minuti A Minsk, dopo 15 ore di trattative, Porošenko e Putin trovano una soluzione di massima: ritiro delle truppe e creazione di una zona demilitarizzata.

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di Maurizio Costa

Minsk – Dopo una notte insonne, si è arrivati alla decisione: stop alle truppe stanziate nell'est dell'Ucraina e creazione di una zona cuscinetto demilitarizzata per non far entrare in contatto le truppe opposte. La pace e l'attuazione del Piano potrebbe essere operativa già dal 14 febbraio. L'accordo raggiunto a Minsk, però, sarebbe mutilato: Putin, infatti, afferma che Kiev non vuole stipulare accordi di pace con i filo-russi stanziati a Donetsk e Luhansk, mentre il governo ucraino afferma che è la stessa Russia a portare dalla sua parte i ribelli dell'est. Proprio per questo motivo, sebbene sia stata raggiunta una pace, i problemi potrebbero continuare e interesserebbero gli stessi ribelli che da mesi combattono contro l'esercito ucraino.

Sarebbe la Russia, quindi, a bloccare le trattative tra Ucraina e separatisti filo-russi. François Hollande, presidente francese, ha affermato che “abbiamo raggiunto una soluzione complessiva, ma non è stato ancora fatto tutto. Anche la cancelliera tedesca, Angela Merkel, è molto cauta: “Abbiamo concordato l'implementazione complessiva degli accordi di Minsk. Ma naturalmente passi concreti devono essere fatti. E ci sono ancora grandi ostacoli davanti a noi”. Il problema principale è che già qualche mese fa le due parti avevano stipulato un accordo per deporre le armi, che però non è stato mai attuato. In queato caso, però, la presenza di Hollande e della Merkel potrebbe essere un deterrente nel caso in cui la Russia e l'Ucraina non rispettassero gli accordi.

Oggi, comunque, 50 carri armati russi avrebbero oltrepassato il confine con l'Ucraina, andando già a interferire con gli accordi. Presto verrà attuata una zona cuscinetto di 50 chilometri per l'artiglieria pesante e di 70 per i lanciarazzi. In questo modo si cerca di far terminare gli scontri nell'est dell'Ucraina. Continua a salire comunque il numero dei morti: nelle ultime 24 ore, nove civili sono rimasti uccisi e 21 sono feriti. Dati allarmanti che non fanno che gettare ombre sugli accordi di Minsk I. Rimane lo spettro di Obama, che potrebbe rifornire l'esercito ucraino di armi definite “letali”, che porterebbero alla nascita di una nuova Guerra Fredda tra i due paesi.

Soddisfatto Matteo Renzi, che ha dichiarato che “È un passo avanti importante, per quello che abbiamo letto come un ottimo risultato”. L'Europa, intanto, è pronta a creare un fondo internazionale di 15 miliardi di euro per le popolazioni colpite dalla guerra che ha causato più di cinquemila morti.

Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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Cronaca

Il presidente della Repubblica Finlandese in visita di lavoro in Italia

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Alexander Stubb incontrerà Sergio Mattarella e successivamente Giorgia Meloni
 
 
Secondo un comunicato della Presidenza della Repubblica finlandese, il presidente Alexander Stubb ha in programma la prossima settimana una visita di lavoro di due giorni in Italia, ospite del presidente italiano Sergio Mattarella .
Tra Stubb e Mattarella è previsto un colloquio a Roma nel secondo giorno della visita del leader finlandese, il 4 luglio. Tra i temi di discussione in agenda figurano le questioni di sicurezza e le relazioni bilaterali.
Successivamente nel pomeriggio, Stubb incontrerà il primo ministro italiano Giorgia Meloni.
 
Secondo la nota, prima degli incontri ufficiali di giovedì, il presidente Stubb prenderà parte a un dibattito in cui analizzerà la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza dell’Europa nel Mediterraneo e in Africa”, si legge nel comunicato. Il dibattito, insieme ad esperti e ricercatori di politica estera e di sicurezza, è organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI). Il primo giorno della sua visita, il 3 luglio, Stubb incontrerà rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano e finlandese durante una cena organizzata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila.
 
La visita di Stubb ha un particolare significato: per circa quattro anni, prima della sua elezione nello scorso marzo, ha vissuto a Firenze, ove era docente e direttore, dal 2020, della School of Transnational Governance, istituto inserito nell’Istituto Universitario Europeo, Eui, con sede a Fiesole. L’ultimo incontro del Presidente Mattarella con un Capo di Stato finlandese risale all’ottobre 2023, con il predecessore di Stubb,  Sauli Niinistö.
Privo di virus.www.avast.com



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