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di Maurizio Costa
Kiev – Un attacco dei separatisti filorussi sulla città di Kramatorsk avrebbe causato 7 vittime e 21 feriti. A riferire l'accaduto è lo stesso presidente ucraino, Petro Poroshenko. La città era stata riconquistata dalle truppe governative qualche mese fa. Intanto, l'esercito ucraino ha scagliato un'offensiva nell'est, nei pressi di Mariupol, per cercare di riconquistare i territori persi.
Continua a salire il numero dei morti del conflitto che da tempo vede interessati i separatisti, appoggiati dalla Russia, e le truppe governative ucraine. Domani, a Minsk, si terrà l'atteso incontro tra Putin, Poroshenko, Hollande e Merkel per cercare di trovare una soluzione pacifica al conflitto. Il presidente francese è pronto a trovare "un risultato ottimale", mentre altre fonti affermano che a Minsk si deciderà ben poco. Il vertice sarà improntato soprattutto nella creazione di una zona demilitarizzata di 50 chilometri, che tenga i due schieramenti a una distanza di sicurezza.
Poroshenko ha affermato che bisogna prepararsi anche ad uno scenario peggiore. La guerra, probabilmente, non terminerà domani e il presidente degli Usa, Barack Obama, ha dichiarato di essere pronto a fornire all'esercito ucraino delle "armi letali" nel caso in cui Putin non la smetta di inviare truppe nell'est dell'Ucraina.
Il segretario di sicurezza del governo russo, Nikolai Patrushev, ha affermato che se gli Stati Uniti forniranno armi all'esercito ucraino ci sarà "un'escalation del conflitto". La tensione tra Russia e Usa, quindi, continua a salire. La Russia, dal canto suo, continua le esercitazioni militari in Crimea, in vista di un eventuale conflitto via terra.
L'Europa, intanto, è pronta a creare un fondo di 15 miliardi di euro per aiutare la popolazione ucraina che ha sofferto maggiormente la guerra con i separatisti filorussi.
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