UCRAINA: COMINCIA LA GUERRA VIA MARE

di Maurizio Costa

Ucraina – I filorussi hanno lanciato un attacco via mare contro una motovedetta di frontiera ucraina nel Mar d’Azov. Due marinai ucraini mancano all’appello dopo l’affondamento della nave, mentre otto uomini sono stati tratti in salvo e sono al sicuro. Si tratta del primo attacco navale del conflitto, dopo le battaglie via terra che si tengono ormai da mesi.

Il Presidente ucraino Petro Poroshenko ha accusato la Russia: “Putin ha lanciato un’aggressione diretta e aperta.” La paura del Presidente dell'Ucraina è che la Russia voglia creare un corridoio che la metta in collegamento diretto con la Crimea, regione annessa al Cremlino tramite referendum.

Serhiy Astakhov, un funzionario ucraino, ha dichiarato che “l’attacco è partito da un contingente di artiglieria, ma ancora non sappiamo da dove è stato lanciato”.

Il conflitto comincia ad allargarsi drasticamente. La Cnn, qualche giorno fa, ha riferito che i soldati russi in territorio ucraino sarebbero quasi 5.000; inoltre ce ne potrebbero essere altri 20.000 al confine. I leader europei sarebbero pronti ad inasprire le pene contro il Cremlino, mentre il premier britannico, David Cameron, è intenzionato a creare una forza armata di 10.000 uomini, formata con l'aiuto del Canada, della Danimarca, della Lettonia, dell’Estonia, della Lituania, della Norvegia e dell’Olanda.

Un contingente armato ‘filoeuropeo’ andrebbe però ad aggravare una situazione già instabile. Un conflitto via terra tra gli europei e gli ucraini da una parte e la Russia dall’altra potrebbe degenerare da un momento all’altro.