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La leggenda del pugilato si ritira in difesa per otto riprese, lasciando il pubblico frustrato e alimentando critiche su uno spettacolo che ha mancato il bersaglio
L’incontro di boxe tra Mike Tyson, leggenda del pugilato, e Jake Paul, YouTuber divenuto pugile, si è svolto il 15 novembre 2024 all’AT&T Stadium di Arlington, Texas, davanti a 80.000 spettatori. Nonostante le altissime aspettative, alimentate da una miniserie Netflix e un’intensa promozione mediatica, il match ha lasciato molti fan delusi e amareggiati, finendo per essere bollato come una “farsa” da diversi esperti e spettatori.
Un combattimento privo di emozioni
Tyson, 58 anni, è apparso più interessato a difendersi che a sfidare il suo avversario, mentre Paul, di 31 anni più giovane, ha condotto un match tecnicamente modesto ma sufficiente per garantirsi la vittoria ai punti con decisione unanime. I round, ridotti a soli due minuti l’uno, hanno offerto poche emozioni, con Tyson che ha evitato lo scontro frontale per tutta la durata del match.
Molti fan si erano svegliati all’alba per seguire l’evento, trasmesso in Italia alle 6 del mattino. Tuttavia, problemi tecnici con la trasmissione in streaming hanno amplificato la frustrazione del pubblico. “Non ho mai visto un match così privo di contenuti,” ha dichiarato un utente su Twitter, riflettendo il pensiero di migliaia di spettatori.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Jake Paul, visibilmente soddisfatto al termine dell’incontro, ha difeso la sua performance:
“Ho dimostrato che posso competere contro una leggenda del pugilato. Sapevo che avrei avuto la meglio. Per me è stato un onore salire sul ring con Mike,” ha dichiarato durante la conferenza stampa post-match.
Mike Tyson, da parte sua, ha minimizzato le critiche e spiegato il suo approccio difensivo:
“Non sono più il pugile degli anni ’80 e ’90. Il mio obiettivo era dimostrare che, anche alla mia età, posso ancora essere competitivo. Non era questione di vincere o perdere, ma di dare un messaggio sul valore dello sport.”
Gli organizzatori, tra cui il team di Netflix e Most Valuable Promotions, hanno giustificato la natura del match come un evento spettacolare più che un incontro tecnico:
“Non era un match tradizionale. L’obiettivo era unire due generazioni e attirare un pubblico più vasto,” ha spiegato un portavoce.
Critiche al format e futuro incerto
Gli analisti sono stati meno clementi. L’esperto di boxe Dan Rafael ha commentato:
“È stato più un’esibizione che un vero match. La boxe non può permettersi di puntare solo sulla spettacolarità senza rispettare la qualità sportiva.”
La delusione sembra riflettere un problema più ampio nel mondo della boxe contemporanea, dove incontri costruiti sul marketing e sulla fama rischiano di minare la credibilità dello sport.
Per ora, l’incontro tra Tyson e Paul sarà ricordato più per le polemiche che per la sua rilevanza sportiva.
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