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Roma

TUTTO PRONTO PER LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA “LADISPOLI CITTÀ APERTA”

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Tempo di lettura 2 minuti AssoTutela, nella persona del presidente, Michel Emi Maritato, riceverà il riconoscimento come Associazione dell'anno.

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Redazione

Ladispoli (RM) – Nella città balneare tutto è pronto per la prima rassegna cinematografica “Ladispoli Città Aperta” in onore al regista Roberto Rossellini. La manifestazione è stata organizzata dalla presidente dell'Associazione culturale Tamà, Alessandra Fattoruso in collaborazione con Crazy Eventi ed Etruria Communication e con il patrocinio del Comune di Ladispoli Assessorato al Turismo e Assessorato alla cultura e di Film Commission.

“Ladispoli Città Aperta” si svolgerà il 12, 13 e 14 giugno 2013 dalle ore 20 presso il cinema Lucciola in piazza Martini Marescotti con le proiezioni, in ordine, dei film “Buongiorno Papà” di Edoardo Leo, “W l’Italia” di Massimiliano Bruno e “Outing- Fidanzati per sbaglio” di Matteo Vicino. Il 13 giugno ci sarà anche la compagnia The Beat Brothers in “The Beat goes on” di e con Davide Fontana e Stefano Iaboni. Alla tre giorni dedicata al cinema interverranno attori famosi tra i quali Massimo Bonetti, Claudio Botosso, Paola Minaccioni (madrina dell’evento), Francesco Scali, Giancarlo Ratti, Giulia Greco, Valeria Fabrizi, alcuni attori del cast di “Un posto al sole”, Emanuela Grimalda, Elena Russo, Kaspar Capparoni, Marco Giallini, Nicolas Vaporidis e tanti altri e registi come Cristiano Celeste e Gianni Leacche.

Diversi saranno i riconoscimenti che questo evento darà a chi si  distingue ogni giorno per la sua attività sul territorio. AssoTutela, nella persona del presidente, Michel Emi Maritato, riceverà il riconoscimento come Associazione dell'anno.

“Questo evento per me – ha detto Alessandra Fattoruso – è la realizzazione di un sogno nel cassetto. I miei ringraziamenti vanno innanzitutto a Massimo Iaboni per avermi sostenuto in questo progetto, a Crescenzo Paliotta sindaco di Ladispoli, a Federico Ascani delegato al turismo e spettacolo e a Francesca Di Girolamo assessore alla Cultura per aver “sposato” il progetto, al Cinema Lucciola per averci concesso di usufruire della struttura per i 3 giorni, a Crazy Eventi ed Etruria Communication per aver collaborato alla realizzazione di questo evento, alla BCC e tutti gli imprenditori locali per aver contribuito all’evento”.

“Vorrei mettere l'accento – ha detto il consigliere comunale e delegato al turismo e spettacolo, Federico Ascani – su quanto il cinema possa incidere nella promozione turistica e quindi nella crescita economica dei territori. Comunicare una Ladispoli come “Luogo del Cinema”. Ricordare il ruolo che ha avuto nel passato nel mondo dell’audiovisivo e proporre ciò che potrebbe ancora essere. Tanti altri paesi e città tramite il loro coinvolgimento in alcuni film hanno avuto modo di mettersi in mostra sullo scenario nazionale e internazionale. Speriamo che anche Ladispoli sappia attrarre produttori e possa utilizzare un giorno questa fantastica opportunità”.

“Il cinema è una delle componenti essenziali – ha detto l'assessore alla cultura Francesca Di Girolamo – per la formazione dell'immaginario di ogni essere umano. L'organizzazione di una rassegna che omaggi il nostro cinema, purtroppo stretto in una fase di crisi, non può quindi che essere accolta con un plauso. Ladispoli che è nata negli stessi anni in cui la macchina dei sogni muoveva i suoi primi passi e oltre ad aver ospitato molte riprese è anche stata scelta come luogo di villeggiatura o residenza da nomi illustri come Giovanna Ralli e Laura Antonelli che hanno incarnato ruoli memorabili non solo in territorio nazionale”.

“C'è un legame molto stretto – ha detto il sindaco Crescenzo Paliotta – che lega la nostra città al cinema. Qui registi famosi del calibro di Rossellini, De Sica, Monicelli, Blasetti e Houstun hanno girato pagine importanti della storia del cinema. Questo significa che Ladispoli offriva e offre scenari naturali di grande valore”.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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