"Tutte bugie"

 

di Chiara Rai

Pane pane e vino al vino, una donna Onorevole di nome e di fatto che se deve dire qualcosa non ci gira troppo intorno perché non serve. Daniela Santanchè, deputata FI, non usa termini incomprensibili per colpire l’interesse degli italiani, lei è una donna tra le donne che si batte per tutelare i diritti delle persone o almeno per cercare di non farli calpestare. Sempre in trincea, in prima fila la “pitonessa”come l’ha soprannominata Giuliano Ferrara, la sacerdotessa che, nel mondo greco, pronunciava gli oracoli in nome di Apollo. Forse proprio perché questo giornale cerca la semplicità d’espressione ha chiesto direttamente a Daniela Santanché perché a suo parere bisognerebbe votare NO. E lei ha risposto a L’Osservatore d’Italia con queste parole: “Bisognerebbe votare no perché si rinuncia alla democrazia intesa come espressione dei cittadini perché non è che non vogliamo la riforma – ha detto – noi la vogliamo ma con l’elezione diretta del Presidente della Repubblica e che…

[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DEL GIORNALE E ANDARE ALLE PAG. 1 E 2]