Connect with us

Esteri

TUNISIA: IL POPOLO DICE NO AL TERRORISMO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minutiSecondo fonti governative, i sospettati che avrebbero ucciso 23 persone a Tunisi si sarebbero addestrati in Libia con lo Stato Islamico. Corteo della pace nel centro della città

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti

di Maurizio Costa

Tunisi – Il popolo tunisino dice no al terrorismo e sfila per le strade della città per far capire che la Tunisia è un paese civile, distaccato dalle logiche dell'Isis o del terrorismo. Con l'occasione di festeggiare il 59esimo anniversario dell'indipendenza del paese, centinaia di persone hanno dato vita a un corteo che ha sfilato per Tunisi. Alla testa della manifestazione un cartellone molto importante e d'effetto: "Il terrorismo non è musulmano né tunisino".

La Tunisia cerca di tirarsi fuori dal problema del terrorismo e proprio in questi ieri è uscita la notizia della presunta appartenenza degli attentatori all'Isis. Il gruppo dell'autoproclamato califfato ha esultato su Twitter dopo l'attentato al museo del Bardo di Tunisi. Secondo fonti locali, le persone che hanno eseguito la strage si sarebbero addestrati in Libia con l'Isis, a Sabrata, Bengasi o Derna, per poi tornare in Tunisia a dicembre.

Intanto, il problema dell'attentato arriva in Consiglio Ue, ma ancora non si sa se si parlerà della strage o dei metodi per attenuare il problema del terrorismo.

Il governo tunisino ha già arrestato nove persone, che avrebbero partecipato direttamente o indirettamente all'attentato. Le autorità trovano difficoltà ad identificare il gruppo di appartenenza dei jihadisti. In Tunisia ci sono migliaia di cellule piccolissime che potrebbero aver fatto questo attentato. L'Isis ha festeggiato su Twitter ma potrebbe essersi trattato di un gruppo misto, formato da Isis o da Ansar al-Sharia. 

La Tunisia potrebbe uscire fuori dall'ondata di terrore così come ne è uscita la Francia dopo la strage di 'Charlie Hebdo'. Il turismo nel paese nord-africano contribuisce per il 20% al Pil nazionale e un calo di turisti potrebbe voler dire una grave crisi per il governo e la popolazione. Il paese dalla costituzione più innovativa del nord Africa è stato colpito duramente, ma la gente comincia già a ripopolare le strade di Tunisi, come se non fosse successo niente.

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.