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Esteri

Trump scuote la NATO: “Gli USA potrebbero uscire se gli alleati non pagano il giusto”

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Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito “interessanti” le critiche del presidente americano, lasciando intendere che un indebolimento della NATO potrebbe favorire il raggiungimento degli obiettivi russi in Europa orientale

Donald Trump torna a scuotere la scena internazionale con dichiarazioni che mettono in discussione i rapporti tra gli Stati Uniti e la NATO. In un’intervista concessa a Kristen Welker per il programma Meet the Press di NBC News, il presidente ha ribadito la sua posizione critica sulla partecipazione finanziaria degli Stati membri dell’Alleanza Atlantica: “Devono pagare i loro conti. Se non ci trattano in modo equo, assolutamente prenderò in considerazione l’uscita degli Stati Uniti dalla NATO”.

Le parole di Trump seguono un approccio già adottato durante il suo primo mandato, quando aveva richiamato i membri della NATO a rispettare l’impegno di destinare almeno il 2% del PIL alla difesa comune. Nonostante i progressi registrati negli ultimi anni – con un aumento della spesa militare da parte di diversi alleati europei – l’ex presidente ritiene ancora inadeguato il contributo di alcuni paesi, sottolineando una presunta sproporzione che grava sulle casse americane.

Un futuro incerto per l’Alleanza e la guerra in Ucraina
L’atteggiamento di Trump potrebbe avere importanti ripercussioni anche sulla guerra tra Ucraina e Russia. Sabato 7 dicembre, a Parigi, l’ex presidente ha incontrato il leader ucraino Volodymyr Zelensky, ma non ha escluso una possibile riduzione degli aiuti militari a Kiev: “È possibile. Sì, probabilmente, certo”, ha dichiarato Trump nell’intervista a NBC News. La posizione del presidente alimenta incertezze sul futuro del sostegno americano a Kiev, fondamentale per il governo ucraino nella sua resistenza contro l’invasione russa.

Le reazioni della NATO
Le dichiarazioni di Trump non sono passate inosservate tra i governi degli altri membri della NATO. Il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, ha ribadito l’importanza dell’unità: “La NATO è più forte quando ogni Stato contribuisce in modo equo, ma è altrettanto importante che gli Stati Uniti restino un pilastro di sicurezza globale”. Stoltenberg ha anche sottolineato i progressi fatti negli ultimi anni, con i membri europei che hanno aumentato il loro budget per la difesa di oltre 400 miliardi di dollari dal 2014.

Il presidente francese Emmanuel Macron, da parte sua, ha definito “legittime” alcune richieste di Trump, ma ha avvertito sui rischi di frammentazione: “Dobbiamo rafforzare l’indipendenza strategica europea, ma non possiamo permetterci una NATO indebolita proprio in un momento in cui la sicurezza del continente è messa alla prova”.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invece rimarcato l’impegno della Germania, che ha recentemente aumentato la spesa per la difesa, raggiungendo il 2% del PIL: “La NATO è essenziale per la sicurezza globale, e lavoreremo affinché resti coesa”.

Implicazioni geopolitiche
L’atteggiamento di Trump solleva interrogativi sul futuro equilibrio tra le grandi potenze. Analisti ritengono che un’eventuale uscita degli Stati Uniti dalla NATO potrebbe indebolire l’Alleanza a vantaggio di Russia e Cina. Mosca ha già reagito alle dichiarazioni di Trump attraverso il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha definito “interessanti” le critiche del presidente americano, lasciando intendere che un indebolimento della NATO potrebbe favorire il raggiungimento degli obiettivi russi in Europa orientale.

La questione rimane aperta, con il mondo che guarda con attenzione ai prossimi sviluppi. Trump, con le sue affermazioni, continua a polarizzare il dibattito internazionale, ponendo nuovi interrogativi sulla leadership americana in un mondo sempre più frammentato.