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Esteri

Trump accusato di molestie sessuali, Hillary "Non sono solo parole"

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Tempo di lettura 3 minutiTrump controbatte “solo chiacchiere da spogliatoio”

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di Angelo Barraco

Washington – La corsa alla Casa Bianca procede con un ritmo inarrestabile e da un lato abbiamo il magnate dell’imprenditoria americana Donald Trump, che sfoggia con orgoglio sui palchi di tutti gli Stati americani un’imbarazzante tintura ai capelli ad opera del peggiore parrucchiere di Caracas e un trucco in viso che sembra spalmato e intonacato come la vernice fresca che si trova all’interno dei barattoli che i lattonieri usano per ritingere le autovetture distrutte dagli incidenti; dall’altro lato invece abbiamo Hillary Clinton, l’ex first lady oggi in prima linea per l’ambita poltrona che per anni ha comodamente ospitato il fondo schiena del marito Bill e della sua amante e che oggi potrebbe diventare un ottimo riscatto per la bella biondina che sfoggia un sorriso quasi da paresi, contornato da una pettinatura che riporta alla mente le vele della Nina, della Pinta e della Santa Maria. “Da quanto ho imparato a camminare mi piace correre” disse Nietzsche e il parruccato Trump ha preso alla lettera questa frase ma la sua corsa alla Casa Bianca potrebbe arrestarsi improvvisamente poiché sono insorti dei problemi che rischiano di compromettere definitivamente la sua tanto irruenta quanto discussa corsa alla poltrona d’America. Tre donne, due delle quali intervistate dal New York Times, lo accusano di molestie. Trump, dal canto suo, nega la sopracitata circostanza minacciando azioni legali.
 
Ma chi sono queste donne? La prima si chiama Jessica Leed, 74enne di New York che ha raccontato un episodio risalente a circa 30 anni fa. La donna si trovava a bordo di un aereo in prima classe per un viaggio d’affari e si trovò accanto a lei Donald Trump che, secondo quanto asserisce la donna, dopo 45 minuti avrebbe alzato il bracciolo per toccarle il seno: “'Era come un polipo, le sue mani erano dappertutto” aggiungendo inoltre di essersi spostata in coda all’aereo per evitare un’aggressione. Rachel Crooks, aveva 22 anni quando lavorava alla receptionist di una società del tycoon nella Trump Tower a Manhattan nel 2005, la donna ha raccontato di aver salutato Trump stringendogli la mano ma lui non la lasciò andare e cominciò a baciarla prima sulle guancie e poi “direttamente sulla bocca”. La donna ha raccontato che per lei tutto ciò: “Fu cosi' inappropriato, ero così sconvolta che ha pensato che ero così insignificante da poterlo fare” . Intanto Jason Miller, dirigente della compagnia di Trump ha rilasciato la seguente nota: “Questo articolo è interamente falso, e il fatto che il New York Times lanci queste accuse completamente false…a proposito della personalità di Trump su una materia del genere è pericoloso”. La terza donna invece si chiama Mindy McGillivray e ha dichiarato di essere stata toccata nel resort di Trump a Palm Beach. Un’ondata di polemica così vasta può soltanto giovare alla brillanti nata Hillary che dal podio che trasuda purezza grida a gran voce: “Non sono solo parole” e noi aggiungiamo: e che poteva dire? La campagna elettorale è spietata e battere cassa per i voti fa comodo ma Trump controbatte “solo chiacchiere da spogliatoio” e punta il dito sull’ex Presidente Bill Clinton: “Quest'uomo non dovrà mai diventare presidente”. Ma l’ondata Trump ha smosso gli ormoni e il sangue della gelida Russia e il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha commentato così: “Non è la mia lingua madre e non so se suonerà decente ma ci sono così tante fighe nella vostra campagna elettorale, da entrambe la parti, che preferisco non commentare”. Ma la bella Hillary sa bene cosa significa ricevere accuse di molestie poiché ha vissuto questo dramma indirettamente quando il marito Bill era Presidente degli Stati Uniti. Come dimenticare le accuse mosse da Paula Jones nel 1994 per molestie sessuali, che sosteneva di aver ricevuto delle avance da Bill Clinton nel 91 ma egli negò. Paula fece ricorso, Clinton inoltre negò persino di aver avuto rapporti sessuali con Monica Lewinsky. Successivamente le parti trovarono un accordo e Clinton dovette sborsare 850.000 dollari alla donna. Wathleen Willey invece accusò Clinton di averla violentata nel 1993, Poi vi fu il caso di Juanita Broaddrick nel 1999 che dichiarò di essere stata stuprata nel 1978 ma non ricordava con esattezza le circostanze e quanto dichiarato dalla donna risultò contraddittorio tanto da portare all’archiviazione del caso. Infine il caso di Gennifer Flowers nel 1992, che affermo di avere una relazione con l’ex presidente della Casa Bianca. All’inizio la donna negò ma successivamente cambiò versione, Clinton stesso ammise incontri sessuali con la donna, anche Elizabeth Gracen ha ritrattato una sua testimonianza in merito ad una sua “scappatella” con Bill, scusandosi successivamente con Hillary.