Trieste, spari davanti la Questura: morti due poliziotti

TRIESTE – Sparatoria davanti alla Questura di Trieste. Secondo le prime informazioni a sparare sarebbe stato un uomo, presunto responsabile di una rapina. Avrebbe esploso dei colpi contro due poliziotti, che si trovavano all’interno di una volante, all’esterno della Questura. L’uomo sembra che fosse in compagnia di suo fratello, che è rimasto ferito.

I due agenti morti nella sparatoria di Trieste avevano circa 34 e 31 anni. Pierluigi Rotta aveva 34 anni ed era originario di Napoli. Matteo Demenego, 31 anni, era originario di Velletri in provincia di Roma.

I due fratelli, latino americani, cittadini della Repubblica Dominicana erano stati convocati in Questura per un furto di uno scooter. Avrebbero sparato contro alcuni agenti e ne hanno uccisi due. Poi sono stati fermati. Erano stati accompagnati in Questura da personale delle Volanti dopo “un’attività di ricerca del responsabile della rapina di uno scooter avvenuta nelle prime ore del mattino”. “Per motivi in fase di accertamento -si legge in una nota della Questura di Trieste – uno dei due ha distolto l’attenzione degli agenti ed ha esploso a bruciapelo più colpi verso di loro. Entrambi hanno tentato di fuggire dalla Questura, ma sono stati fermati”. Il capo della polizia, Franco Gabrielli, è partito alla volta di Trieste, stessa cosa ha fatto il ministro dell’Interno Lamorgese.

Secondo una prima ricostruzione della vicenda, il presunto rapinatore sarebbe andato in Questura accompagnato dal fratello. Sarebbe riuscito a sfilare la pistola a un agente all’interno della Questura e avrebbe sparato e colpito i due poliziotti poi morti. A quel punto si è innescata un’ulteriore sparatoria nella quale lo stesso malvivente è rimasto ferito ma è comunque riuscito a fuggire all’esterno. Sono stati esplosi almeno altri sei colpi finché il fuggitivo (del quale al momento non sono note le generalità) è stato bloccato e in seguito, a causa delle ferite, portato in ospedale. Sarebbe anche lui in gravi condizioni. Il fratello del rapinatore e assassino dei due poliziotti, era nel frattempo rimasto in Questura, senza muoversi. Al momento è anche lui in stato di fermo.

Secondo quanto testimoniato dal titolare di un locale della zona nei pressi della Questura, sarebbero stati sentito spari provenienti dall’interno della Questura. Pochi istanti dopo un giovane sarebbe stato visto uscire di corsa dagli uffici della polizia con in mano un’arma. Quest’ultimo avrebbe provato ad aprire un’auto della polizia parcheggiata lì davanti, ma inutilmente perché la vettura era chiusa. Subito dopo sono giunti alcuni agenti che lo hanno bloccato a terra.