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Cronaca

Trieste, dopo manifestazioni no green pass è boom di contagi: si ipotizza divieto a manifestare fino al 31 dicembre

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Fedriga: “Basta idiozie, vaccino c’è e funziona”

“Siamo vicini alla zona gialla. E’ un momento molto grave in cui non c’è più rispetto delle regole, ora basta. Chiederò il rispetto delle regole e lo farò anche al limite della legge”. Lo ha detto il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza intervenendo a una conferenza stampa, trasmessa anche sui social, in cui sono state preannunciate misure restrittive del diritto a manifestare dopo il boom di contagi legato alle manifestazioni no green pass. “Quello che ho  visto nelle ultime settimane – ha aggiunto – non solo ha danneggiato l’immagine della città ma rischia di farci tornare indietro e questo sarebbe una follia. Finiamola con le manifestazioni che hanno portato a questo disastro. Non è più tollerabile che poche persone danneggino la città dal punto di vista dei contagi e dell’immagine. Mai avrei pensato di vedere nella mia vita quello che ho visto in Piazza Unita’ d’Italia con la gente che addirittura ci dormiva. Non poteva che succedere quello che è successo”.

Fedriga: “Basta idiozie, vaccino c’è e funziona”

“Stiamo facendo questa battaglia proprio per evitare nuove restrizioni. Perché se tutti rispettano le regole i rischi si abbassano. Peraltro qualcuno dice ‘andando in autobus c’è lo stesso rischio delle manifestazioni’. No, perché in autobus stai con la mascherina, non urli e non canti in faccia al tuo vicino, quasi sempre sei vaccinato. Nelle manifestazioni non sono vaccinati, sono senza mascherina, urlano e cantano tutto il tempo”. Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in conferenza stampa facendo il punto sulla risalita dei contagi, in particolare a Trieste. “Basta idiozie! La gente non sicura perché qualche pagliaccio va a raccontare menzogne e a spaventare cittadini. Il vaccino c’è, funziona e ha pochissimi controindicazioni” ha detto Fedriga ribadendo che “non si può tornare a mesi fa e che bisogna smetterla di “fare danno alla salute e all’economia di questo territorio”. Il vaccino, “lo dico chiaramente, non è sperimentale”, ha concluso.

Prefetto: “E’ il momento di comprimere libertà di manifestare”

In Piazza Unità d’Italia non potranno svolgersi più manifestazioni fino al 31 dicembre. Insieme con la zona di San Giusto, dove già vige un obbligo di questo tipo, anche un altro dei luoghi più noti della città sarà chiuso a cortei e assembramenti vari. Lo ha annunciato il prefetto di Trieste, Valerio Valenti, come una misura che il Comitato ordine e sicurezza pubblica, riunito in queste ore, si appresta a varare, in seguito alla peggiorata situazione sanitaria a Trieste.  La disposizione sarà varata “in base alla direttiva Maroni del 2009 e non riguarderà manifestazioni che dovessero essere organizzate dal Comune o altre come la Barcolana”, ha spiegato Valenti. Allo studio, inoltre, ha indicato il Prefetto, ci sono forti sanzioni agli organizzatori di manifestazioni in cui non vengono rispettati gli obblighi di legge come distanziamento tra le persone e obbligo di mascherina.   Alla riunione del Comitato di oggi ne seguirà un’altra domani cui parteciperanno esponenti istituzionali dell’intera regione allo scopo di avere “il massimo coordinamento possibile”.   Valenti ha detto che “tra diritto alla salute e diritto a manifestare prevale il primo, quindi occorre individuare forme per cui non si reprime il diritto a manifestare ma lo si comprime e lo si limita, alla luce di evidenze scientifiche” secondo le quali le manifestazioni hanno contribuito a creare un grande focolaio epidemiologico in città.   L’imperativo è “evitare la zona gialla e poi dopo ancora il peggio”.

Contagi, sale a 93 il numero dei partecipanti contagiati. Dati come autunno 2020

E’ salito a 93 il numero di persone contagiate dal Covid che hanno partecipato alle manifestazioni no green pass a Trieste. Lo ha comunicato l’epidemiologo Fabio Barbone, a capo della task force del Friuli Venezia Giulia, nel corso di una conferenza stampa in cui sono state annunciate misure restrittive del diritto a manifestare. “Sono persone che, al momento del tampone, hanno autodichiarato di avere preso parte a queste manifestazioni tra cui una parte minimale era lì per obblighi di lavoro. Sono per lo più soggetti non vaccinati, che, da quanto si vede nei video, erano senza mascherine, non operavano il distanziamento e sono state a contatto gomito a gomito per molte ore anche in situazioni che favoriscono il contagio, come cantare e urlare” ha chiarito il medico. “L’aumento dei nuovi casi a Trieste è esponenziale”. ha detto il responsabile task force sanitaria regionale, Fabio Barbone. “Si sale molto rapidamente e si scende molto lentamente”. Nell’ultima settimana in “provincia di Trieste si sono registrati 801 nuovi casi, il doppio della settimana precedente”. Questo “ha portato a un tasso di infezione di 350 casi per 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni, poco meno del triplo rispetto al resto della regione. Il dato di incidenza ci fa tornare indietro alla primavera 2021 e all’autunno 2020”, ha aggiunto. Ora, “la variabile tempo è fondamentale”.  “L’andamento nelle ultime 4 settimane è di progressivo aumento dei tassi di incidenza ma nell’ultima settimana in particolare c’è stato un ulteriore aggravamento della situazione”, ha spiegato Barbone. Un dato “di particolare preoccupazione” e che non si spiega soltanto con il fatto che”in Fvg si fanno più tamponi che altrove”. Il dato registrato stamani, ad esempio, “mostra ad oggi il superamento della prima soglia delle terapie intensive, cioè del 10% dei posti letto occupati: siamo a 18 in Fvg; comunque ancora lontani dal superamento della soglia che determina il cambio del colore”. Per quanto riguarda la copertura vaccinale – “l’intervento più efficace” – il “Fvg è di alcuni punti inferiore al dato nazionale e quello della provincia di Trieste è di 5 punti inferiore al Fvg. Le classi di età nelle quali è evidenziata la minore copertura vaccinale sono tra i 40 e i 70 anni. 

Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

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La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

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“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

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