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Cronaca

Tribunale di Roma, “miracolo di Natale”: liberato un uomo da parte dei debiti contratti. Il resto potrà essere pagato in piccole rate

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L’uomo aveva chiesto prestiti per ristrutturare la casa dove viveva con l’ex moglie e per l’acquisto di un’auto. Alle rate si è poi sommato l’assegno divorzile. Bertollo (Legge3.it): “Siamo riusciti ad aiutare quest’uomo ad uscire dal tunnel dei debiti, nel quale era finito per una serie di circostanze avverse”

A Roma nei giorni scorsi si è compiuto un moderno “miracolo di Natale”, portando un po’ di magia in questi giorni difficili. Protagonista della vicenda è stato Angelo, un uomo che si è visto cancellare una parte dei debiti contratti, che ammontavano a circa 63 mila euro, con l’accordo di corrispondere la somma restante in rate per lui sostenibili.

In questo caso Babbo Natale è stato un giudice del Tribunale di Roma, al posto della letterina abbiamo scritto una Proposta di liquidazione del patrimonio della crisi da sovraindebitamento, basata sugli strumenti introdotti dalla Legge n. 3 del 2012, detta Salvasuicidi. – Spiega Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it, che da anni aiuta privati e imprese ad uscire dal sovraindebitamento, e che ha assistito l’uomo per la procedura – Angelo si era trovato in una situazione di sovraindebitamento suo malgrado, per una serie di circostanze avverse, e non perché aveva tentato di fare il ‘furbetto’, e fino a quel momento non era mai stato segnalato come cattivo pagatore. Questo lo ha reso un buon candidato per attuare i provvedimenti previsti dalla Legge 3”.

L’origine del debito, infatti, era stato un prestito di 20 milioni di lire sottoscritto per ristrutturare la casa di proprietà dell’ex coniuge in cui viveva in quegli anni con la sua famiglia, al quale se ne era poi sommato un secondo da 18 mila euro per l’acquisto di una nuova autovettura funzionale alla sua professione. Poco tempo dopo, la brusca separazione dalla moglie e il versamento degli assegni divorzili stabiliti dal giudice.

Rate dei prestiti e alimenti si sommano, spingendo l’uomo al limite della resistenza economica. Per un lungo periodo il signor Angelo è stato costretto a dormire in macchina e a indebitarsi ancora. Ad aggravare ulteriormente la situazione, dei disturbi di salute, che comportano ulteriori spese e stress.

La situazione per Angelo si metteva davvero male, e per noi essere riusciti ad aiutarlo è stata una soddisfazione non solo professionale, ma anche umana. – Prosegue Bertollo – Per i prossimi 5 anni dovrà versare una piccola parte del suo stipendio per la liquidazione del debito, dopo di che, tornerà ad essere un uomo libero e potrà ricominciare da 0”.

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