Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Redazione
Milano – Nove in punto del mattino dopo la strage: sulla scalinata che conduce all'ingresso principale del tribunale di Milano la coda supera già le cinquanta persone. Gli addetti alla sicurezza fanno passare ogni visitatore al metal detector ed esaminano borse e giacche, mentre nell'atrio vigilano quattro carabinieri.Questo è lo scenario odierno e non mancano i commenti tra le persone in coda: "Era ora, quanto durerà?". Chissà se si sarebbe potuta evitare la strage se i controlli fossero stati così serrati? Intanto non sono emersi, al momento, rilievi penali dai primi accertamenti degli inquirenti sul sistema di sicurezza del Palazzo di Giustizia di Milano che ieri, giorno della strage in Tribunale, per dirla con le parole dei vertici degli uffici, ha presentato ''una evidente falla''. Lo si è appreso da ambienti giudiziari.
Sicurezza all'ingresso. Per rafforzare le misure di sicurezza dopo la follia metodica di Claudio Giardiello sembra che a palazzo di giustizia abbiano scelto l'understatement: nessuno spiegamento esagerato di uomini o mezzi, ma un'applicazione certosina dei controlli già esistenti, e pazienza se per entrare si perdono dieci minuti in più. La linea sembra quella descritta ieri dal ministro della Giustizia Andrea Orlando, che nella conferenza stampa dopo la strage aveva definito i sistemi tecnologici "perfettamente funzionanti" e di "errori gravi, ma ancora da accertare" nell'applicazione delle procedure. Un rafforzamento delle procedure, dunque, invece che un rafforzamento massiccio di uomini e mezzi. L'ingresso "maledetto", quello di via Manara riservato a dipendenti e operatori della giustizia, quello dal quale Claudio Giardiello sarebbe entrato con un tesserino falso, è presidiato da addetti che controllano a vista ogni documento: anche qui un leggero aumento di personale, ma niente misure straordinarie. Gli avvocati si prestano al rituale senza sbuffare, proprio come visitatori e legali che accedono dagli altri due ingressi. Il palazzo di giustizia di Milano sembra reagire alla follia di Giardiello con praticità spiccia, tutta meneghina.
Lunedì interrogatorio di Giardiello e l'autopsia delle vittime. Intanto è fissato per lunedì prossimo 13 aprile l'interrogatorio di convalida dell'arresto di Claudio Giardiello. Il pm monzese Franca Macchia nelle prossime ore inoltrerà al gip la richiesta di convalida dell'arresto dell'uomo. Anche l'autopsia delle tre vittime della strage è prevista per lunedì prossimo. Lo si è appreso da fonti giudiziarie.
Correlati